Dotare il Paese di una rete stradale efficiente, in progressivo miglioramento e aperta alle nuove sfide del futuro: dall’alimentazione elettrica alla guida assistita, con un investimento complessivo di circa 1 miliardo di euro.
I programmi Smart Road e Smart Mobility di Anas (Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane) mirano alla trasformazione digitale della rete per 6.700 chilometri di strade entro il 2032. Il progetto è orientato al miglioramento della sicurezza stradale e all’efficientamento dei flussi di traffico, come ha sottolineato il Presidente di Anas Edoardo Valente oggi a Roma durante il convegno Aiscat “The Path to Cybersecurity along the Motorway Network”.
Un’occasione di confronto per condividere le best practices e le soluzioni tecnologiche più innovative e affrontare il tema della cybersecurity, nata come branca specifica relativa alla protezione degli apparati e dei sistemi informatici che oggi comprende l’intero perimetro della sicurezza.
In tale ottica, Anas si pone come obiettivo la sensibilizzazione del personale e di tutti coloro che fruiscono dei servizi erogati, per fronteggiare al meglio le sfide emergenti in ambito tecnologico e avanguardistico.
L’azienda gestisce ogni giorno moltissimi dati sensibili che vanno preservati e per questo motivo pone particolare attenzione alla sicurezza informatica e alla protezione dei dati delle Sale Operative: veri e propri centri di monitoraggio e coordinamento che hanno l'obiettivo di gestire l’esercizio della rete stradale. Le sale operative si occupano di organizzare la viabilità.
Inoltre, nel campo della sicurezza stradale l’obiettivo di Anas è quello di ridurre gli incidenti del 50% entro il 2030, attraverso un piano d’azione strategico, che guarda alla Vision Zero entro il 2050. Un obiettivo articolato su più fronti: dall’investimento sempre maggiore sulla manutenzione programmata, al potenziamento degli standard di sicurezza che la tecnologia di ultima generazione mette a disposizione.