Gli effetti del nuovo Codice degli appalti e la riforma del Patto di stabilità sono stati al centro del convengo di ANCE “Opere pubbliche per la crescita. La sfida tra nuovo Codice appalti e ritorno del Patto di stabilità”. Un’occasione di confronto, tra pubblico e privato, a cui hanno preso parte anche rappresentanti istituzionali. Nella seconda sessione “Regole e Mercato” sono intervenuti l’Amministratore delegato e Direttore generale RFIGianpiero Strisciuglio e Aldo Isi, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Anas

 

L’associazione che riunisce i giovani imprenditori edili ha voluto fare il punto sull’evoluzione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Gianpiero Strisciuglio, amministratore delegato di RFI, chiamato a fare il punto sul PNRR, ha parlato di una sfida che per la società a capo del Polo Infrastrutture del Gruppo FS “vale oltre 24 miliardi e punta a dare centralità al nostro sistema ferroviario e logistico a livello europeo e a migliorare i collegamenti nel e verso il mezzogiorno, con opere fondamentali come la Napoli-Bari. Una sfida che, con il raddoppio dei lavori e una contemporanea contrazione dei tempi ha portato all’adozione di misure organizzative importanti”. Ha poi aggiunto che siamo nel mezzo di “un piano di sviluppo e di trasformazione delle infrastrutture ferroviarie che, con l’auspicio possa trovare la sua sostenibilità finanziaria, vale più di 120 miliardi di investimenti nei prossimi dieci anni e va quindi ben oltre il PNRR, da cui però ereditiamo un metodo, un approccio e un sistema di regole estremamente positivo di cui fare tesoro.”  L’anno che sta per aprirsi - ha aggiunto Strisciuglio – sarà “quello dei cantieri, perché siamo entrati nel vivo della parte realizzativa. E quello che ci attende da qui in avanti è soprattutto la fase di produzione in sicurezza e qualità e con attività che spesso dovranno compatibilizzarsi con il concomitante esercizio ferroviario”. 

 

L’obiettivo è migliorare le sinergie tra i vari sistemi di mobilità e le varie infrastrutture, come rimarcato anche da Aldo Isi, Amministratore Delegato di Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, che sta puntando gran parte del suo impegno per realizzare gli investimenti nelle tempistiche richieste; incrementare la dotazione di trasporto del Paese, integrando la rete ferroviaria con altre infrastrutture e con i centri urbani; garantirne la sicurezza e la resilienza in un contesto sempre più sfidante; puntare sulla spinta dalle innovazioni. Sono, infatti, le nuove tecnologie la grande opportunità da cogliere. 

Per tracciare una panoramica dell’attuale sviluppo, l’AD ha fornito dati fondamentali per il percorso di crescita di ANAS, soprattutto nell’ottica del Piano Industriale, che prevede investimenti per 64,5 miliardi di euro. Di particolare rilevanza sono i dati legati alle gare avviate, per un totale di quasi 6 miliardi di euro, rispetto ai 4,6 miliardi del 2022.