Video girati con lo smartphone mentre si guida, scarso uso delle frecce di segnalazione, distanza minima non rispettata e persistente resistenza all’uso delle cinture di sicurezza. È una fotografia “preoccupante”, secondo l’amministratore delegato di Anas Aldo Isi, quella scattata dalla terza ricerca sugli stili di guida degli utenti, commissionata dalla società del polo infrastrutture del Gruppo FS e condotta da CSA Research. Uno studio i cui numeri raccontano un Paese caratterizzato ancora da un basso rispetto delle regole del Codice della strada.
Quanti morti sulle strade nel 2022?
Nel 2022 in Italia, secondo i dati dell’Istat, le vittime di incidenti sono state 3.159. Un dato che ci allontana nettamente dall’obiettivo zero vittime, più volte rimarcato nel corso di un convegno organizzato oggi presso la sede della Camera di Commercio di Roma da Anas, Piarc (Associazione mondiale della strada) e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Al convegno hanno partecipato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Presidente di Anas e di Piarc Italia Edoardo Valente, l’Ad di Anas Aldo Isi, Paolo Crepet Psicologo e Sociologo, il giornalista Luca Valdiserri.
La data dell’iniziativa non è casuale visto che il 21 novembre è proprio la Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. Una ricorrenza che impone una riflessione profonda su una situazione dai numeri allarmanti, tanto che nel suo intervento il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha sottolineato come in Italia "avere 3.159 morti sulle strade vuol dire avere un Comune che scompare ogni anno" e per questo "cerchiamo di investire soldi su strade, autostrade, ferrovie e ponti per arrivare all'obiettivo zero vittime".
Gli investimenti di Anas in manutenzione e sicurezza
Investire in infrastrutture, dunque, non è solo un traino economico, ma diventa anche un veicolo di sicurezza. Ecco perché, come ha rimarcato Aldo Isi, "oltre al forte impegno nel continuare a sensibilizzare gli utenti sull'importanza di una guida prudente, sicura e senza distrazioni, Anas sta lavorando per potenziare ulteriormente gli standard di sicurezza della propria rete garantendo, come sempre, la manutenzione ordinaria delle infrastrutture e puntando anche sull'innovazione tecnologica. Un dato significativo della ricerca – ha concluso Isi – è la percezione di sé mentre si è alla guida, di gran lunga superiore a quella che si ha degli altri. Il giudizio sui propri comportamenti al volante, in una scala da 1 a 10, raggiunge un gradimento medio prossimo al 9. La percezione degli automobilisti italiani è quindi che gran parte degli altri guidatori vadano troppo veloce e utilizzino il cellulare mentre sono al volante”.
L’obiettivo di Anas e di tutto il Gruppo FS è quello di ridurre del 50% le vittime della strada entro il 2030 e arrivare a quota zero entro il 2050. Per farlo è stato lanciato un piano di investimenti pluriennale di quasi 30 miliardi di euro. Di questa cifra il 53% è destinato a lavori di manutenzione sui 32mila chilometri di strade e autostrade di Anas.
I dati della ricerca in dettaglio
La ricerca presentata a Roma da Anas è stata condotta su un campione di 4mila persone e ha previsto oltre 5mila osservazioni dirette su strada. Secondo quanto emerso, il 10% degli italiani mentre è al volante gira un video con il cellulare. Tra questi, il 3,1% ha ammesso di averlo fatto in prima persona alla guida.
Inoltre, il 38,5% dei casi osservati la distanza di sicurezza non è stata rispettata. Per quel che riguarda l’uso delle frecce, è stato registrato un loro mancato utilizzo in caso di cambio corsia (50,9%) sia in fase di rientro (50,7%). Da sottolineare anche il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza da parte del conducente (10,6%) e soprattutto dei passeggeri posteriori (72,6%).
“Sono dati inquietanti”, ha rimarcato l’AD di Anas Aldo Isi, che nel suo intervento nell’ambito del Convegno organizzato presso la Camera di Commercio di Roma ha ribadito l’impegno a lavorare anche sulla prevenzione e sull’educazione degli automobilisti. A tal proposito potrebbe arrivare entro Natale l’approvazione del nuovo codice della strada. “E’ all’esame della commissione trasporti, con il termine per la presentazione degli emendamenti fissato al 5 dicembre”, ha detto il Ministro Matteo Salvini. “Sarebbe bello, come segnale politico, se il Parlamento lo approvasse all'unanimità".
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