Una sfida che è partita a fine maggio 2022, ambiziosa e coraggiosa. La Challenge Open Innovation del Gruppo FS – “Tutte le strade partono da Roma” – voleva, infatti, individuare progetti innovativi volti a migliorare servizi e modalità di assistenza in un’ottica di integrazione sociale delle persone che vivono in stato di fragilità. A distanza di qualche mese si può affermare che l’obiettivo è stato raggiunto e, soprattutto, sono state gettate le basi perché in futuro la tematica venga affrontata con un approccio innovativo e imprenditoriale.

 

Quello che è andato in scena, infatti, pochi giorni fa, si può definire l’atto conclusivo di un lungo e soddisfacente cammino. A rispondere alla chiamata sono state 27 tra startup e PMI innovative, ognuna con la propria idea e con una proposta di soluzione innovativa.

 

Ben otto idee, delle 14 finaliste, hanno potuto accedere a un percorso di accelerazione, basato su 13 workshop e momenti di confronto continuo, durato 4 mesi che ha messo tutte le startup nelle condizioni di avere gli stessi strumenti per affrontare la delicata tematica della sostenibilità sociale.

 

«Questa esperienza – ha spiegato Roberto Tundo, Chief Technology, Innovation & Digital Officer del Gruppo FS – ha confermato nuovamente come l’innovazione sia sempre un approccio capace di generare valore, non solo aziendale ma di livello superiore, sociale. Il percorso di accelerazione ha messo alla prova un’abilità insita di noi italiani, quella di legare competenza e creatività». 

COMPETENZE E CREATIVITÀ: LE 8 STARTUP MADE IN ITALY VINCITRICI

 

  • 2PGreco: nata nel 2019, la startup ha ideato Nimrod, un software e una cuffia capaci di tradurre simultaneamente e real time un messaggio in più di 100 lingue diverse. L'idea vuole essere una risposta al problema delle barriere linguistiche che spesso rappresenta un momento critico nella gestione della relazione tra persone di diversa nazionalità.
  • Homes4All: fondata nel 2019, è impegnata nel contrastare l'emergenza abitativa favorendo la rigenerazione urbana grazie alla sua rete di investitori. La società affianca alla componente gestionale degli immobili numerose iniziative di supporto e sostegno all'emergenza abitativa, mettendo gli spazi a disposizione di nuclei familiari in difficoltà (a canone calmierato), offrendo al contempo percorsi di accompagnamento sociale elaborati e gestiti dalle Cooperative.
  • Mafric: dal 2018 la startup ha creato e vuole ampliare la propria rete di sartorie e cooperative sociali nella zona tra Milano e Como. La formazione professionale e l'inserimento nel mercato lavorativo di soggetti fragili, in primo luogo di donne disoccupate e giovani migranti, persone con disabilità ed ex detenuti, sono l’obiettivo principale della startup. Mafric propone quindi un percorso di formazione professionalizzante come strumento chiave per il riscatto sociale.
  • MineCrime: riconosciuta anche come benefit corporation, nasce nel 2020 e mette a punto un algoritmo proprietario tramite il quale riesce a raccoglie e sistematizzare i dati sugli illeciti urbani e iniziative del sociale all’interno di un database proprietario e georeferenziato. Questo permette di fornire un osservatorio digitale, consultabile con mappe interattive, per identificare nello spazio situazioni di pericolo e/o di necessità su cui poter intervenire.
  • Nocotù: startup italiana di innovazione sociale nata nel 2020 che, per sopperire alle esigenze abitative delle famiglie dal punto di vista economico e sociale, e alle problematiche socio-ambientali che derivano dai sistemi costruttivi tradizionali, ha sviluppato una soluzione abitativa modulare che sfrutta il ricondizionamento di container usati per promuovere pratiche costruttive sostenibili e autosufficienti,  con minori effetti sull’ambiente e costi di gestione.
  • Ridaje: startup fondata nel 2019 si occupa del reintegro dei senza fissa dimora e delle persone fragili attraverso un corso professionale in giardinaggio urbano per la riqualifica di aree verdi pubbliche.
  • SOFIA (Sostenere Ogni Famiglia in Autonomia): nata nel 2020, la startup è impegnata a potenziare la capacità di singoli e famiglie nel fronteggiare i bisogni di cura e assistenza dei propri cari durante tutte le fasi della fragilità, inclusi i momenti dedicati alla prevenzione diretta del disagio.
  • Viola (Donnexstrada): nata nel 2022, la startup sta lavorando su un sistema di video chiamata, una sorta di servizio di accompagnamento, nel caso in cui la persona non si sentisse sicura nell’essere sola in un determinato luogo/momento. La startup punta a un obiettivo alto: migliorare la sicurezza in strada delle donne, prevenire comportamenti violenti attraverso la rieducazione, favorire lo sviluppo di una rete di sostegno locale, prevenire il disagio psichico e aumentare il benessere e la qualità della vita.

 

Tutte le strade partono da Roma” è stata una challenge portata a termine con il supporto di LVenture Group, con cui il Gruppo FS ha un contratto di collaborazione. Un altro importante valore è stata la partecipazione di autorevoli Partner come Eni Joule, la scuola di Eni per l’impresa, Elis e Binario95 insieme all'Osservatorio Nazionale della Solidarietà nelle stazioni italiane.

 

 «Tutte le strade partono da Roma – ha spiegato Rita Casalini, responsabile Open Innovation del Gruppo FS – nasce dalla volontà di affrontare in modo diverso un tema molto importante e su cui il Gruppo FS è impegnato da anni. Sulla sostenibilità sociale per la prima volta è stato coinvolto il mondo delle startup. Ma l’ingrediente innovativo e vincente che ci ha consentito di analizzare il problema, da più punti di vista, è stato quello di aver coinvolto partner molto diversi tra loro, rendendo il percorso e le soluzioni estremamente concreti. Dopo questo percorso ci sentiamo tutti più consapevoli e pronti per crescere e migliorare». 

 

UNA CHALLENGE ALL’INSEGNA DEL BINOMIO INNOVAZIONE E SOCIALE

 

Questa challenge ha dimostrato, inoltre, che innovazione e sociale possono camminare insieme, essendo correlate in modo molto più intimo di quanto si possa immaginare. «Non a caso – afferma Paola Longobardo, Head of People Care del Gruppo FS – sono i due fattori abilitanti del nostro Piano Industriale, l’uno è la spinta dell’altra. La sfida è stata metterli insieme per potenziare l’intervento che il Gruppo FS fa, da sempre, a favore delle comunità che ruotano, abitano e vivono intorno alle nostre stazioni».