Come la location intelligence può migliorare la rete ferroviaria italiana e in che modo innovazione e infrastrutture sono strettamente connesse attraverso gemelli digitali e intelligenza artificiale? Se n’è discusso nel corso del convegno di ESRI Italia Gemelli digitali e intelligenza artificiale: l’innovazione digitale per lo sviluppo infrastrutturale dei territori a cui ha preso parte Gianpiero Strisciuglio, AD di Rete Ferroviaria Italiana.
Un esempio pratico di come la location intelligence ha migliorato la rete ferroviaria italiana è il progetto StationLAND di RFI, arrivato nel corso di Innotrans 2024 al secondo posto nella categoria Seamless Connectivity agli UIC Sustainability Impact Awards.
«StationLAND - ha dichiarato Strisciuglio - è uno strumento evoluto con cui l'azienda ha l'obiettivo di migliorare il processo di pianificazione dello sviluppo delle infrastrutture, quindi la qualità e l'affidabilità del servizio stesso. Abbiamo investito su questo processo, e abbiamo in azienda un importante numero di persone che non solo lo utilizzano nel loro modo di lavorare ma anche un numero elevato di persone che si occupano dello sviluppo delle prestazioni di questo strumento. Questa è per noi la chiave per progredire nella pianificazione e nella gestione delle infrastrutture».
Il progetto StationLAND
StationLAND è una piattaforma di location intelligence che mira a migliorare la connettività delle stazioni ferroviarie con le zone circostanti, come aree pedonali, piste ciclabili, strutture di trasporto pubblico, punti di ricarica per veicoli elettrici e aree per la mobilità condivisa. Utilizzando la tecnologia GIS (Geographic Information Systems), la piattaforma permette di visualizzare e analizzare dati geografici per supportare la pianificazione e la progettazione delle infrastrutture ferroviarie. Grazie a StationLAND, RFI è riuscita a migliorare l'accessibilità e la connettività delle stazioni, rendendo più facile per i passeggeri spostarsi tra diversi mezzi di trasporto e raggiungere le loro destinazioni in modo più efficiente. Questo approccio ha anche contribuito a promuovere la mobilità sostenibile, riducendo la dipendenza dalle automobili e incoraggiando l'uso di mezzi di trasporto più ecologici. La piattaforma è in continuo aggiornamento, ogni settimana infatti vengono creati nuovi layer geografici, attraverso la georeferenziazione di informazioni esistenti o la raccolta dei dati sul campo utilizzando lo smartphone come strumento di rilievo. I primi dati raccolti hanno evidenziato un’interessante analisi della mobilità degli italiani: un quarto della popolazione vive o lavora a meno di 1km (15 minuti a piedi) da una stazione ferroviaria mentre la metà vive o lavora a meno di 3 km (15 minuti in bici). Ma le applicazioni pratiche di questo strumento si arricchiscono costantemente. Per esempio, la location intelligence è utile per valutare il punto migliore in cui costruire nuove stazioni oppure per capire quali hanno le maggiori potenzialità turistiche. C'è poi l'aspetto dell’intermodalità, perché l’analisi rivela se può essere opportuno installare una velostazione per le biciclette in una determinata stazione.
MobiLAND, l'evoluzione di StationLAND
MobiLAND rappresenta un ulteriore passo avanti nella digitalizzazione e nell'innovazione delle infrastrutture ferroviarie. La piattaforma gestirà una quantità crescente di dati, inclusi quelli provenienti da celle telefoniche, GPS e analisi semantiche del web. Questo permetterà nuove forme di monitoraggio e progettazione dei servizi, migliorando l'accessibilità e la connettività delle stazioni con le zone circostanti. Contribuirà, inoltre, alla definizione delle strategie di RFI, facilitando la mappatura georiferita del territorio e l'analisi geospaziale per attrarre investimenti e sviluppare nuove opportunità.
Se ne è parlato all’“AI&VR Festival” di Torino
22 ottobre 2024