Creare una catena di infrastrutture di ricerca nazionali, laboratori accreditati, living lab, piattaforme veicolari e soluzioni per lo sviluppo, la sperimentazione e la certificazione di soluzioni CCAM, acronimo inglese per Mobilità Cooperativa, Connessa e Automatizzata

Il nuovo progetto flagship “CCAM4Italy and Model4Italy as Digital Twins” del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, in particolare dello Spoke 7 guidato dall'Università degli Studi di Napoli Federico II ha l’obiettivo di contribuire a rimuovere i vincoli e le criticità che ostacolano il pieno sviluppo dell'ecosistema CCAM in Italia e a sfruttare l'enorme mole di dati ricavabili anche per azioni strategiche di analisi e modellazione dei sistemi di mobilità. 

«Questo progetto rappresenta un passo fondamentale verso il futuro della mobilità in Italia. La nostra missione è quella di creare un ecosistema integrato e sostenibile che possa favorire lo sviluppo e l'adozione di soluzioni di mobilità avanzata. Grazie alla collaborazione con partner di eccellenza, siamo fiduciosi che riusciremo a superare le sfide attuali e a promuovere un cambiamento significativo nel settore, con benefici tangibili per la società e l'economia» evidenzia  Gianmarco Montanari, direttore generale del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile.

Nell'ambito dell'iniziativa CCAM4Italy, tutte le strutture e le competenze saranno organizzate all'interno di un Centro di Supporto Tecnico Nazionale, composto da Infrastrutture di Ricerca, Piattaforme Prototipali e Laboratori di supporto che saranno a disposizione anche di terze parti che intendano contribuire allo sviluppo dell'innovazione nel settore della mobilità sostenibile. Fiore all'occhiello della iniziativa saranno i Living Lab realizzati su Tangenziale di Napoli, SS 7 quater Domitiana e Mostra di Oltremare.

illustrazione, persone

«Abbiamo presentato un progetto che si articola in laboratori di sviluppo, testing e qualificazione, in piattaforme aperte ad un utilizzo inclusivo e non discriminatorio per lo sviluppo di nuove soluzioni e la validazione di soluzioni esistenti, in servizi tecnici a supporto delle autorità di controllo e regolazione, ma anche degli erogatori di finanziamenti e delle stazioni appaltanti nel settore delle Smart Road e della mobilità connessa cooperativa e automatizzata. Abbiamo un ruolo di centro di competenza tecnologico, senza alcun dubbio, ma abbiamo l'obiettivo di mettere la tecnologia e l'ingegneria a servizio di un ecosistema più ampio ed inclusivo, perché siamo sicuri che con il contributo di tutti la affermazione, finalmente, del paradigma CCAM in Italia non è lontana. Da cittadino napoletano e da docente federiciano sono poi particolarmente orgoglioso che tutto questo possa realizzarsi e partire dalla mia Città e dalla mia Università, che ha da poco festeggiato gli 800 anni dalla istituzione» dichiara Cino Bifulco, professore della Federico II, Coordinatore dello Spoke 7 di MOST e delegato del Rettore Matteo Lorito per l'attuazione del Centro Nazionale di Competenza.

Il progetto, presentato in occasione dell'evento “Ecosistema Nazionale CCAM4Italy and MOD4Italy”, coinvolge diversi importanti partner. Oltre alla Federico II, partecipano la Sapienza Università di Roma, l'Università degli Studi di Napoli 'Parthenope', il Consiglio Nazionale delle Ricerche, AlmavivA, Autostrade per l'Italia, il Gruppo FS, con il coinvolgimento di ANAS, FSTechnology ed FS Research Centre, Intesa Sanpaolo, Teoresi Group e Gruppo Unipol. Presenti per il Gruppo FS Mario Tartaglia responsabile del centro studi FS Research Centre e membro del cda del MOST, Luca Beccastrini coordinatore delle attività del Gruppo nel MOST e Marco Iacomussi, AD e Direttore Generale di FSTechnology. 

 

«Come FSTechnology siamo impegnati nel fornire gli strumenti tecnologici che permetteranno alla collettività di sviluppare e gestire i dati come vere e proprie informazioni: strumenti integrati a disposizione del sistema Paese» dichiara Marco Iacomussi, AD e Direttore Generale di FSTechnology. 

Il Gruppo FS nell’ambito del progetto è coinvolto nello studio, sperimentazione e standardizzazione di modalità connesse, cooperative ed automatizzate per i veicoli stradali e nella realizzazione di una piattaforma telematica per l’integrazione, l’analisi e l’elaborazione dei dati sulla mobilità e sulle prestazioni del sistema dei trasporti, con l’obiettivo di fornire alle amministrazioni urbane un sistema di riferimento comune per la pianificazione degli interventi e la gestione del sistema dei trasporti, di passeggeri e merci