Più modalità di trasporto combinate tra loro, personalizzate e supportate da tecnologie digitali e sinergie commerciali in grado di offrire servizi di mobilità integrati e sostenibili dal primo all’ultimo miglio. È questo l’antidoto per disincentivare il trasporto individuale a favore di quello collettivo e uno dei principali obiettivi del piano industriale del Gruppo FS, che nel polo passeggeri, stila strategie e sfide per lo sviluppo multimodale dei principali servizi di mobilità del Paese attraverso le attività delle sue società di trasporto: Trenitalia, Trenitalia Tper, Busitalia e Ferrovie del Sud Est.

Con 477 milioni di passeggeri nel 2021, tra trasporto ferroviario e TPL, questo polo di strutture e mezzi consentirà di offrire trasporti integrati organizzati sulle necessità dei passeggeri determinando impatti rilevanti sul turismo nazionale e, ça va sans dire, sull’ambiente. Nel dettaglio, entro il 2031 il polo investirà 15 miliardi.

Dal trasporto pubblico locale a quello ferroviario e su gomma la parola chiave del polo passeggeri è integrazione. Integrazione tariffaria che consenta di viaggiare su più mezzi con un unico biglietto, oraria per un’offerta capillare e continua e tecnologica che permetta di usufruire di tutti i servizi in connessione in modo digitale, veloce e smart. Non è tutto. Per convincere le persone ad abbandonare l’auto privata per i propri spostamenti, il Gruppo FS sta lavorando ad un’offerta personalizzata, customer centrica, in grado di soddisfare le esigenze di mobilità del pendolare, del turista e di chi viaggia per lavoro o per svago.

Passeggeri a bordo di un treno regionale di Trenitalia

E proprio in tema di svago e turismo, il polo passeggeri ha l’obiettivo di potenziare collegamenti frequenti e capillari rivolti a chi sceglie un trasporto green anche per i propri spostamenti nei fine settimana e nei festivi. In quest’ottica rientrano offerte sempre più dedicate agli spostamenti turistici e una maggiore integrazione fra diverse modalità di trasporto unendo le tre porte di accesso del Paese: stazioni ferroviarie, aeroporti e porti. A questo si aggiunge un ulteriore incremento del turismo lento a bordo di treni storici della Fondazione FS Italiane alla scoperta di bellezze culturali, paesaggistiche e culinarie italiane su convogli che hanno fatto la storia del Belpaese.

Tutto questo è sostenuto da un piano di incremento dei collegamenti in connessione. Lo sviluppo di Busitalia Rail Service ad esempio, che organizza e gestisce servizi su gomma di supporto al trasporto ferroviario, ma anche il potenziamento dei FrecciaLink e dei collegamenti Link, che ampliano il network delle Frecce e dei treni regionali con spostamenti integrati treno più bus o treno più traghetto per raggiungere città d’arte, borghi, località marittime e di montagna.

Ragazzo a bordo di un treno di Trenitalia

Al piano del Gruppo FS di creare una rete multimodale di trasporto sostenibile e quanto più capillare possibile si aggiunge un importante progetto che coinvolge Ferrovie del Sud Est nel bacino di Bari-Martina Franca. Qui l’80% delle persone si sposta in auto, il 16% utilizza il bus e solo il 4% il treno. Con una razionalizzazione dei servizi ferroviari e su gomma si potrà realizzare un sistema di TPL integrato che porterebbe ad un aumento dei passeggeri con una percentuale stimata al 29% lasciando agli spostamenti in auto il 71%.

Il polo passeggeri contribuirà a ridisegnare il trasporto in chiave sostenibile trasferendo il traffico dalla strada al ferro integrandolo con mezzi collettivi su gomma a basso impatto ambientale. Attraverso accordi, partnership e una piattaforma digitalizzata e condivisa favorirà la fruizione di più servizi di mobilità verde mettendo al centro le esigenze dei viaggiatori accompagnandoli durante l’intera esperienza di viaggio.