“Voglio prendere il treno” è il motto, ma anche la legittima espressione di un diritto, che ha accompagnato la battaglia di un ragazzo toscano con disabilità, Jacopo Melio, oggi consigliere regionale in Toscana.
È lo stesso obiettivo di Trenitalia e di tutto il Gruppo FS: fare in modo che tutti possano autonomamente salire e viaggiare sui treni. Senza incontrare barriere e ostacoli né sulle infrastrutture di stazione né su quelle mobili, ossia sui treni. Anzi, unendo alla piena accessibilità a stazioni e convogli anche quella ai servizi offerti, a terra e a bordo. È un obiettivo che fino a qualche anno fa sembrava irraggiungibile, utopistico. Oggi non lo è più. I passi da compiere sono ancora molti, le difficoltà pure, ma la strada intrapresa con convinzione e gli adeguati investimenti già stanziati potranno portare, nell’arco dei prossimi 6 anni, ad avvicinarsi se non a raggiungere questa meta. Almeno nelle stazioni dove salgono e scendono il 90% dei passeggeri totali e su tutti i treni regionali in circolazione
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UNO SGUARDO AL FUTURO

Oggi un’alta percentuale dei treni di Trenitalia ha caratteristiche tecniche che consentono il viaggio alle persone con disabilità, con particolare riferimento a chi si muove su sedia a rotelle.  È così per il 100% delle Frecce, sia quelle ad Alta Velocità sia i Frecciabianca, tutti dotati anche di bagni attrezzati. Nel caso degli Intercity la percentuale si attesta poco sotto il 90%. Sui regionali tutti i treni di nuova acquisizione consentono sia l’accesso e l’uscita autonome dal convoglio sia l’accessibilità a tutti i servizi di bordo, toilette e informazioni. Oggi i regionali che consentono il viaggio a chi è in sedia a rotelle, che hanno cioè una postazione ad hoc a bordo, rappresentano l’89% del totale, anche se non tutti hanno anche la toilette attrezzata, ed esplicano il 91% dei servizi programmati. Così come comunicato dalla società di trasporto ferroviario del Gruppo FS all’ART, l’Autorità di Regolazione dei Trasporti.
Con la consegna degli oltre 600 nuovi treni, i Rock, i Pop e l’ultima automotrice a doppia motorizzazione, elettrica e diesel, oggi in costruzione, e il contemporaneo progressivo accantonamento dei convogli più vecchi, si potrà arrivare per la fine del 2025 a raggiungere il 100%.

Sarà l’atteso risultato di un impegno che, negli anni, non ha solo portato ad una fruttuosa collaborazione con i rappresentanti delle Associazioni di categoria, fondamentale per l’adeguamento dei nuovi treni regionali Pop e Rock, ma anche ad altri importanti traguardi. Un esempio è l’estensione della Carta Blu, l’agevolazione che fa viaggiare gratuitamente l’accompagnatore, ai ciechi assoluti.

BEST PRACTICE

Continua il dialogo e l’ascolto delle Associazioni delle persone con disabilità in occasione della costruzione del nuovo treno regionale a doppia trazione, che a partire dal 2022 arricchirà e ammodernerà ulteriormente la flotta dedicata ai pendolari di Trenitalia. Questa la best practice della società di trasporto del Gruppo FS che, replicando quanto già sperimentato positivamente con i treni Rock e Pop, ha portato i rappresentanti delle associazioni nelle fabbriche a far visita alle linee di produzione. Negli ultimi anni questi confronti preliminari hanno consentito di verificare l’efficacia delle scelte tecniche adottate e guidato verso mirati interventi di miglioramento rispetto a quelle specifiche tecniche obbligatorie, imposte dalle normative comunitarie per l’idoneità alla circolazione.
È stato come alzare un po’ più in alto l’asticella per Trenitalia e abbassarla per i suoi clienti, rendendo il loro viaggio più confortevole.