FS Italiane sostiene la Giornata internazionale delle persone con disabilità 2020 e fa suo il tema conduttore di quest’anno: “Ricostruire meglio: verso un mondo post Covid-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”. Fsnews, nell’occasione, ha voluto raccogliere le voci e le testimonianze di chi la battaglia contro ogni barriera, per l’inclusione e il diritto pieno alla mobilità la conduce ogni giorno.

 

Noi siamo al loro fianco, e non solo oggi, con questo spazio a loro dedicato sulla testata giornalistica del Gruppo FS. Lo siamo nei fatti, nell’impegno quotidiano dei ferrovieri, negli investimenti e negli interventi per rendere accessibili treni e infrastrutture per la mobilità, nel parlarne e scriverne sui nostri media, raccogliendo storie ed esperienze diverse ma tutte sotto il medesimo segno, quello del “si può fare”, “si deve fare”.

 

Siamo al loro fianco, iniziando dall’amministratore delegato, Gianfranco Battisti, che fin dal primo giorno del suo mandato ha inteso porre la persona, tutte le persone, al centro di una particolare cura e attenzione. Valorizzando ciascuno, includendo tutti, facendo della diversità una ricchezza e un’opportunità per far crescere l’azienda. Non è un caso che proprio Battisti, nel novembre del 2019, sia stato nominato “Ambasciatore Europeo per la diversità”, con il ruolo di promuovere la strategia dell’inclusione nel settore dei trasporti.

LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ

Quello che si accende oggi è un faro sui diritti spesso disattesi, un appuntamento che ricorre da quasi trent’anni, il 3 dicembre, istituito dall’ONU nel 1992 per promuovere la piena ed equa inclusione sociale delle persone con disabilità e combattere ogni forma di discriminazione.

 

Anche l’Agenda 2030 si pone l’obiettivo di "non lasciare nessuno indietro” e riconosce l’emancipazione delle persone con disabilità tra i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Tutte le iniziative della Giornata, in considerazione del periodo di emergenza sanitaria, si svolgeranno online, con un fitto programma di appuntamenti in streaming. Come quello previsto da FS Italiane con il webinar dal titolo “Da una diversa prospettiva” nell'ambito del programma di sensibilizzazione 4Weeks4Inclusion con eventi digitali ideati e condivisi da 27 aziende.

L’INCLUSIONE, UN OBIETTIVO DEL GRUPPO FS

Una mobilità accessibile a tutti e un mondo del lavoro sempre più inclusivo e sostenibile: questo l’impegno quotidiano del Gruppo FS che, in occasione della ricorrenza internazionale, conferma la costante attenzione verso le esigenze di viaggiatori, lavoratori e di ogni persona con disabilità fisica, sensoriale o intellettiva.

 

L’attenzione per l’inclusione nel sistema ferroviario è testimoniata, tra l’altro, dagli assidui e proficui confronti con le federazioni e le associazioni di categoria per individuare tempestivamente soluzioni a problemi e criticità. Ma anche, e soprattutto, per delineare insieme scelte e iniziative che migliorino la qualità della loro mobilità e accrescano la sensibilità collettiva verso l’abbattimento di ogni barriera, non trascurando quelle immateriali e culturali, meno evidenti ma non meno oppressive ed emarginanti.

LA PAROLA ALLE ASSOCIAZIONI

Nazaro Pagano, Presidente FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e Vincenzo Falabella, Presidente FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), hanno risposto ad alcune nostre domande chiave che ci aiutano a comprendere le problematiche che colpiscono le persone con disabilità e vogliono sensibilizzare sulle barriere culturali e fisiche che impediscono di godere dei propri diritti fondamentali, anche alla luce della crisi socio-sanitaria che sta caratterizzando questo 2020. Oltre alle due federazioni, abbiamo raccolto il contributo di 11 associazioni che da anni collaborano con FS.

Intervista a Nazaro Pagano, presidente FAND

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Intervista a Vincenzo Falabella, presidente FISH

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Nazaro Pagano

NAZARO PAGANO, PRESIDENTE FAND

Qual è il senso di questa giornata?

Serve a ricordare i temi fondamentali che toccano le persone con disabilità, ma il nostro lavoro deve iniziare da domani mattina per fare in modo che queste possano effettivamente godere di pari diritti. Ancora oggi vivono una situazione difficile e, in questo periodo particolarmente duro, sono proprio le persone più fragili a subire il maggior impatto, comprese le loro famiglie che hanno dovuto sopperire quotidianamente alla mancanza di supporto. Quindi il 3 dicembre è importante, ma non bisogna dimenticare tutto il giorno dopo. Occorre lavorare a un cambio di paradigma: la disabilità non è uno stato ma una condizione e non è un peso bensì una risorsa.

 

L’Agenda ONU 2030 si pone l’obiettivo di non lasciare nessuno indietro e inserisce negli obiettivi di sviluppo sostenibile anche l’emancipazione delle persone con disabilità. Quanto è stato fatto fino ad oggi e quanto c’è ancora da fare?

Se si fa riferimento alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, che dovrebbe essere la pietra miliare attorno a cui sviluppare il quadro normativo nazionale, solo una piccola parte di Stati è stata virtuosa. Ovviamente l’Europa e l’Italia sono avanti, ma c’è ancora molta strada da percorrere, in particolare sull’esigibilità dei diritti. A volte le persone con disabilità non riescono a orientarsi nell’abito del quadro normativo perché molto frammentato. C’è differenza tra una persona disabile che vive in Trentino e una che vive in Sicilia, mentre è necessaria un’omogeneità a livello nazionale.

Dal punto di vista della mobilità e del traporto ferroviario sono stati fatti passi avanti in fatto di accessibilità?

Dobbiamo ringraziare FS italiane e le sue società perché abbiamo sviluppato insieme un rapporto proficuo di collaborazione. Sono stati fatti molti progressi e abbiamo accolto con grande favore l’attivazione delle Sale Blu, un servizio significativo per le persone a ridotta mobilità. Nei grandi nodi ferroviari ci sono stati tanti miglioramenti, restano delle criticità nelle stazioni dei piccoli centri. Ovviamente il lavoro deve essere costante e continuo, nessuno ha la bacchetta magica per far sparire i problemi. Ma il rapporto con FS è basato sul rispetto reciproco e la massima trasparenza e noi apprezziamo molto quanto fatto negli ultimi anni.

Vincenzo Falabella

VINCENZO FALABELLA, PRESIDENTE FISH

Cosa rappresenta per la vostra associazione questa giornata?

Un'occasione in cui portare all’attenzione alcune indicazioni fornite dal movimento delle persone con disabilità. Queste riguardano i diritti essenziali e i bisogni a cui un Paese civile deve dar risposta nel più breve tempo possibile.

 

L’Agenda ONU 2030 si pone l’obiettivo di non lasciare nessuno indietro e inserisce negli obiettivi di sviluppo sostenibile anche l’emancipazione delle persone con disabilità. Quanto è stato fatto fino ad oggi e quanto c’è ancora da fare?

Tanto è stato fatto, ma c’è tanto ancora da fare perché stigma e pregiudizi nei confronti delle persone con disabilità sono ancora evidenti.

 

Le persone con disabilità come stanno vivendo le difficoltà della pandemia?

È un periodo durissimo per tutti i cittadini e le cittadine, a maggior ragione per quelli con disabilità. Abbiamo cercato attraverso le nostre reti associative di stargli più vicino possibile. Purtroppo il sistema di protezione del nostro Paese non ha funzionato come avrebbe dovuto. Di fronte a noi si apre una grande sfida: intervenire in maniera significativa per riformare il sistema welfare.

Giulio Nardone

Foto: Francesca Pompei

GIULIO NARDONE, PRESIDENTE ADV

Un parere sulla Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità?

A quasi ogni foglio del calendario corrisponde una “Giornata mondiale” di qualche cosa; ciò nonostante, questa celebrazione ha la sua importanza, soprattutto per delle situazioni, come quelle in cui si trovano le persone con disabilità, che la gente tende di solito ad allontanare dalla sua mente. È quindi positivo che il pensiero riaffiori almeno una volta all’anno, anche se sarebbe auspicabile che, non solo pensieri, ma anche azioni positive, fossero presenti tutto l’anno.

 

Che rapporto avete instaurato con FS Italiane?

Tale auspicio, puramente velleitario in un contesto generale, trova invece concreta attuazione da parte di alcune branche del Gruppo FS Italiane, quelle che dimostrano con i fatti il loro impegno quotidiano nel favorire la mobilità autonoma delle persone con disabilità, in particolare non vedenti e ipovedenti.

Roberto Romeo

ROBERTO ROMEO, PRESIDENTE ANGLAT

Un parere sulla Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità?

Deve essere un momento sì di celebrazione, ma soprattutto di riflessione anche alla luce di un 2020 in cui l’emergenza Covid-19 ha totalmente stravolto le nostre vite ed il nostro quotidiano, incidendo fortemente sull’esigibilità di diritti costituzionali quali in primis, la libertà di movimento, che ha reso la nostra società ancor meno inclusiva per diversi milioni di cittadini con disabilità. Per questo è necessario vivere con senso di responsabilità questa Giornata 365 giorni l’anno.

 

Che rapporto avete instaurato con FS Italiane?

È importante promuovere tutte quelle buone prassi, servizi, azioni e progettualità volti a migliorare e garantire la mobilità delle persone con disabilità, quale diritto sancito costituzionale e riconosciuto a livello internazionale dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. ANGLAT, quale associazione nazionale di categoria – fondata nel 1980 per promuovere e garantire la tutela del diritto alla mobilità, all’accessibilità e all’autonomia delle persone con disabilità – vuole dare merito al Gruppo FS Italiane per l’attenzione rivolta fino ad oggi a favore dei passeggeri con disabilità e ridotta mobilità.

Un'attenzione che passa anche attraverso la continua consultazione, il dialogo e il confronto paritetico con le federazioni e le associazioni nazionali maggiormente rappresentative delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Inoltre FS ha risposto, per quanto possibile, anche in questo lungo periodo di emergenza Covid-19, alle esigenze di assistenza e migliorato i livelli di accessibilità delle infrastrutture e dei servizi. 

Siamo quindi certi che il Gruppo FS Italiane voglia continuare su questa strada, auspicando che vengano effettuati interventi, di adeguamento o rinnovamento infrastrutturale, presso quelle stazioni che presentano ancora barriere architettoniche e senso-percettive, consentendo la libera fruizione dei servizi ferroviari anche a coloro che fino a oggi ne sono stati esclusi.

NAZARO PAGANO, PRESIDENTE ANMIC

Un parere sulla Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità?

Quest’anno è l’occasione per lanciare uno sguardo oltre i problemi immediati creati dall’emergenza sanitaria, per aiutare il Paese a guardare al suo futuro, ponendo le basi per una maggiore solidarietà. Un futuro che dovrà rafforzare anzitutto la coesione sociale, garantendo l’inclusione e valorizzando il grande capitale umano rappresentato oggi dai cittadini con disabilità. Una fascia della popolazione, ormai molto ampia, che deve rappresentare sempre più una risorsa e non un problema del Paese. Secondo i dati Istat, infatti, le persone con disabilità in Italia sono tre milioni e centomila, pari al 5,2% della popolazione. Senza contare il numero ben più ampio di cittadini con ridotta mobilità per età, patologia o infortunio.

 

Che rapporto avete instaurato con FS Italiane?

In questi mesi di emergenza per il Coronavirus occorre continuare a lavorare insieme con FS per garantire, nel trasporto ferroviario, condizioni di viaggio adeguate alle esigenze dei passeggeri con disabilità, fisiche o sensoriali. Non solo grazie al superamento delle barriere architettoniche sui treni, ma assicurando in futuro la funzionalità di ascensori o scale mobili in tutte le stazioni italiane (non solo in quelle principali). Bisogna quindi investire per poter migliorare al più presto le condizioni generali di accesso ai treni, ai binari e alle stazioni per tutti quei cittadini con disabilità che non devono essere più penalizzati, ma devono poter viaggiare liberamente per lavoro o turismo.

Zoello Forni

ZOELLO FORNI, PRESIDENTE ANMIL

Un parere sulla Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità?

Le giornate internazionali sono importanti per fare il punto della situazione e promuovere un confronto. Tuttavia, quando all’impegno dell’associazionismo e alle parole spese non seguono veri cambiamenti che assumono la diversità come unico fattore comune a tutto il genere umano, vuol dire che non siamo pronti a parlare di inclusione. Restano ancora molte barriere da abbattere e il mondo dei social non può essere la soluzione a tutti i problemi, ma noi abbiamo la certezza che la loro condivisione sia un momento di indiscutibile crescita. La nostra Associazione, da oltre 75 anni, rappresenta le difficoltà di oltre 300.000 famiglie e si adopera ogni giorno per essere parte attiva di questo cambiamento.

 

Che rapporto avete instaurato con FS Italiane?

Viaggiare è un modo per conoscere il mondo, ma anche per accorciare le distanze tra le persone e farle sentire partecipi di uno stesso universo. Il treno è uno dei mezzi che, più di altri, potrebbe agevolare questo processo. Proprio per questo riteniamo fondamentale il rapporto con FS, iniziato molti anni fa, ma che l’ANMIL intende rafforzare per far sì che le persone con disabilità da lavoro (ma non solo), possano avere maggiore autonomia e libertà di movimento, facendo scoprire che dietro ogni persona con disabilità c’è una preziosa risorsa da coinvolgere.

Scritta Anpvi

EGIDIO RICCELLI, PRESIDENTE ANPVI 

Un parere sulla Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità?

È importante celebrarla ogni anno per potersi confrontare con le realtà delle altre nazioni. La disabilità si può definire come la condizione di svantaggio dovuta a minorazioni o difetti più o meno gravi, di tipo intellettivo, motorio o sensoriale, che riducono l'autonomia di una persona nello svolgimento delle sue attività quotidiane e ne rendono difficile il normale inserimento nella vita sociale. Ad oggi molti passi avanti abbiamo fatto anche grazie soprattutto alle leggi e normative che tutelano la categoria dei disabili e il proficuo lavoro da parte delle associazioni di categoria. 

 

Che rapporto avete instaurato con FS Italiane?

Un ottimo rapporto, grazie alla periodica partecipazione alla consulta della disabilità in cui vengono trattati problemi e vagliate possibili soluzioni per la mobilità dei disabili. 

Giuseppe Petrucci

GIUSEPPE PETRUCCI, PRESIDENTE ENS 

Un parere sulla Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità?

Quest’anno il 3 dicembre assume un significato ancora più importante perché ci invita a porre l’attenzione su una categoria particolarmente colpita da questa crisi sanitaria, ovvero le persone con disabilità. Per le persone sorde è un periodo veramente difficile, che rischia di aumentare l’isolamento sociale e la discriminazione poiché molte informazioni e servizi – sulla salute, sull’evoluzione della pandemia, sulle norme comportamentali – non sono pienamente accessibili.

 

Che rapporto avete instaurato con FS Italiane?

L’Ens ha con FS una lunga storia di dialogo finalizzato a migliorare le condizioni di fruibilità delle stazioni e della mobilità per i viaggiatori sordi italiani e stranieri. Questa crisi è un ulteriore banco di prova per tutti ed è fondamentale che sia data visibilità alle esigenze delle persone con disabilità e, soprattutto, bisogna dare loro servizi. 

Giuseppe Trieste

GIUSEPPE TRIESTE, PRESIDENTE FIABA 

Un parere sulla Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità?

L’istituzione nel 1981 della Giornata, la legge n.13 del 9 gennaio 1989 sulle “Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati” e l’azione propositiva di tante realtà hanno costituito un lungo percorso che ha permesso di passare dalle contrapposizioni marcate tra disabili, peggio ancora “handicappati” e normodotati per arrivare al concetto più inclusivo di “persone a ridotta mobilità”. Perché quando un passeggero chiede un supporto all’ente gestore del servizio – che sia ferroviario, navale o aereo – quest’ultimo lo fornisce alla persona, che in quel momento deve essere supportata a qualunque titolo. Oggi, appunto, il concetto di supporto alla persona a ridotta mobilità è una qualità del servizio che viene offerto: alla persona in carrozzina, ma anche alla donna incinta, all’anziano rallentato nei movimenti, alla famiglia con bimbi nel passeggino. 

 

Che rapporto avete instaurato con FS Italiane?

È un rapporto di lunga durata perché praticamente nasce insieme all’associazione. Negli anni è diventato solido e istituzionale, una collaborazione positiva e fruttuosa che ha seguito i cambiamenti avvenuti in questi due decenni. Noi non ce ne rendiamo conto, ma se facessimo un tuffo indietro di 20 anni ci accorgeremmo di quanto sia cambiata la cultura sulla disabilità: era davvero un altro mondo. Quello con Ferrovie dello Stato è per FIABA un cammino fatto con un’azienda che, dal nostro punto di vista, è sempre più attenta ai cambiamenti e alle esigenze dei passeggeri tutti. 

Antonio Cotura

ANTONIO COTURA, PRESIDENTE FIADDA

Un parere sulla Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità?

Serve a ricordare che il cammino intrapreso per l'eliminazione di ogni barriera fisica ed il superamento di ogni barriera culturale deve continuare con un rinnovato impulso.

 

Che rapporto avete instaurato con FS Italiane?

Può succedere di incontrare su un treno o in una stazione due persone che fra loro dialogano normalmente e poi rendersi conto che, ad una di esse, è richiesta una particolare attenzione e concentrazione, come se pendesse dalle labbra dell'altra. Può trattarsi di un compagno di viaggio, ma spesso anche di personale in servizio. Un passeggero persona sorda reca una disabilità generalmente non visibile, non simulabile e potrebbe ritrovarsi all'improvviso isolata se il contesto sociale ed ambientale, acusticamente non curato, presentasse barriere alla comunicazione. Per questo la formazione del personale, la progettazione e l'adattamento degli spazi, l'adozione di tecnologie adeguate sono ambito di collaborazione condivisa e continuativa con FS Italiane. 

Foto di gruppo Lega Arcobaleno

ANNA BENEDETTI, PRESIDENTESSA LEGA ARCOBALENO

Un parere sulla Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità?

L’appuntamento con la democrazia passa anche per il 3 dicembre perché questo giorno è legato alle libertà fondamentali.  Occorre ricordare al mondo che milioni di persone con disabilità devono poter vivere la loro vita come possono e vogliono perché hanno i medesimi diritti di tutti gli altri.  Semplici concetti che ancora fanno fatica ad affermarsi pienamente e che occorre ribadire con forza. A volte anche a muso duro perché il perpetuarsi della discriminazione sulla base della disabilità costituisce una insopportabile violazione della dignità umana.

Che rapporto avete instaurato con FS Italiane?

La Lega Arcobaleno è orgogliosa di aver contribuito, grazie al rapporto di collaborazione con il Gruppo FS, a migliorare il settore della mobilità su ferro. Una collaborazione che parte da lontano, quando i mezzi del trasporto pubblico erano ancora inaccessibili alle persone con disabilità. La fiducia reciproca è cresciuta nel tempo, visti l’impegno e la serietà professionale che hanno permesso di raggiungere notevoli risultati. Siamo certi che la relazione instaurata permetterà di superare nuove e importanti sfide, comprese quelle che, in un primo momento, potrebbero apparire insormontabili.

Mario Barbuto

MARIO BARBUTO, PRESIDENTE UICI

Un parere sulla Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità?

È un’occasione di alto valore morale e civile per indirizzare l’attenzione del pubblico, della cittadinanza e delle istituzioni verso la tutela di categorie di persone molto svantaggiate nella vita quotidiana e nella fruizione dei servizi.

 

Che rapporto avete instaurato con FS Italiane?

Da molto tempo abbiamo costruito con Trenitalia un proficuo rapporto di collaborazione sia per migliorare il livello qualitativo dei servizi rivolti a persone con ridotta mobilità, sia per rendere fruibili applicazioni web, tablet e smartphone, in modo da garantirne davvero a tutti un uso più semplice ed efficace. Auspichiamo che tali rapporti di collaborazione possano mantenersi e consolidarsi anche per il futuro. Soprattutto oggi con l'emergenza sanitaria che affligge l'intera cittadinanza e, ovviamente, le persone più fragili e meno tutelate.

Antonino Mondello

ANTONINO MONDELLO, PRESIDENTE UNMS 

Un parere sulla Giornata internazionale per i diritti delle persone con disabilità?

Ha un significato particolare, che noi portiamo avanti tutto l’anno. Il diversamente abile non deve mai sentirsi ai margini e nessuno deve rimanere indietro in una società come la nostra dove l’inclusione e la solidarietà sono alla base del vivere comune. L’UNMS, con i suoi invalidi per servizio istituzionale, difende ed aiuta, ogni giorno, i più deboli, insieme a tante altre realtà del terzo settore. Diventa questo un principio sostanziale e i sentimenti di inclusione e solidarietà si radicano spontaneamente attraverso anche la sollecitazione di associazioni come l’UNMS che recepisce le norme che il legislatore emana, e collabora con altri enti che hanno come fine ultimo la salvaguardia delle fasce più deboli.

 

Che rapporto avete instaurato con FS Italiane?

Mi piace sottolineare la forza propulsiva messa in campo da FS che, organizzando incontri continui con il mondo dell’associazionismo, sta facilitando la mobilità delle persone con disabilità in modo concreto. Non è un vagone trainato dai nostri suggerimenti, ma una locomotiva accogliente anche per i più bisognosi. E di questo noi possiamo solo essere orgogliosi nel poter contribuire a migliorare la qualità della vita di tutti affinché nessuno si possa sentire escluso. Grazie Ferrovie!