“Il trasporto di prodotti agricoli e di concimi deve viaggiare sempre più su treno e meno su gomma. E noi come Gruppo FS ci stiamo lavorando”. L’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris è intervenuto al XX Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione, organizzato da Coldiretti a Villa Miani a Roma.
“Con l’Accordo Quadro con Coldiretti abbiamo progettato insieme l’attivazione di tratte commerciali per veicolare su ferro tonnellate di concimi che oggi viaggiano su gomma dal Centro Italia verso il Sud”, ha specificato l’AD Luigi Ferraris. “Abbiamo individuato prodotti agricoli da far viaggiare sui nostri treni dal Sud, Puglia e Sicilia soprattutto, verso i paesi europei, per agevolare l’export della nostra agricoltura, nell’ottica di favorire uno shift modale che decongestioni il traffico stradale e riduca le emissioni inquinanti. Tutto questo nella consapevolezza che la competitività del sistema ferroviario si concretizza sulle lunghe percorrenze, quelle superiori ai 3/400 chilometri, lasciando l’ultimo miglio alla gomma”.
In generale, l’obiettivo del Gruppo Fs, è quello di raddoppiare la quota di merci che viaggia tramite treno in 10 anni e per farlo, come sottolineato da Luigi Ferraris a margine del convegno di Coldiretti, “abbiamo un piano industriale che prevede investimenti per 2,5 miliardi di euro per rafforzare la flotta e aumentare il trasporto merci su rotaia”.
Ma i punti di contatto tra il settore ferroviario e quello agricolo non si limitano al trasporto delle merci. “Con ENI e Coldiretti abbiamo sviluppato idee innovative per alimentare i nostri autobus e i nostri treni tramite biocombustibile”, ha detto l’AD di FS. “Abbiamo ancora 5mila chilometri di linea non elettrificata e lì possiamo usare i biocombustibili che sono un esempio di economia circolare e possono aiutarci a ridurre le loro emissioni di Co2 del 50-60%”.
Un risparmio dal punto di vista delle tonnellate di gas nocivi emessi in atmosfera, che ben si concilia con gli obiettivi di transizione energetica espressi nel Green Deal europeo. Un target a cui punta il Gruppo FS che mira ad autoprodursi il 40% dell’energia di cui necessita in 5 anni attraverso, come spiegato sempre da Luigi Ferraris, un piano di installazione di impianti rinnovabili fotovoltaici “negli oltre 30 milioni di metri quadrati di spazi che possono essere parzialmente utilizzati per generare energia green”.
Benefici per i borghi, le comunità rurali e il comparto agricolo sono, inoltre, attesi dal piano connettività lanciato sempre dal Gruppo FS. “Vogliamo sfruttare i nostri 17mila chilometri di rete ferroviaria per costruire lungo i binari un’infrastruttura di fibra ottica estesa che può diventare un fattore digitale abilitante anche per i territori limitrofi, per i borghi e per le attività agricole della zona”.