In cover Oscar Anton © Victor Laborde

Arriva dalla Francia la nuova popstar che, con la hit bye bye, si è aggiudicata in una manciata di settimane la medaglia per il primo tormentone del 2021. Oscar Anton, 24enne parigino dal volto irresistibile, è destinato a far parlare di sé, grazie alla prima posizione conquistata su Shazam Discovery Italia e al battage delle radio che mandano in continuazione il suo brano.

 

Come definiresti bye bye?

Decisamente una canzone pop. Parla di quanto sia difficile accettare di lasciare andare qualcuno, specialmente se si è alla prima relazione. Ho provato a mettermi nei panni di me stesso a 18 anni.

 

Ti aspettavi così tanto successo?

No, è pazzesco. Sono grato e orgoglioso che le persone si sentano legate al brano. Non sono ancora riuscito ad ascoltarlo in radio, ma quando succederà mi sentirò una rockstar. Per ora sono solo un ragazzo che fa musica nella sua cameretta.

 

Come mai hai deciso di aprire un’etichetta in un momento così complicato?

È un periodo strano per tutti, ma mi sento molto fortunato. Non sono una persona che fa festa, di solito passo le notti nel mio studio. In realtà, anche con un’etichetta, la mia vita non è cambiata molto. È solo più facile per contratti, distribuzione e cose simili. Ma un giorno aprirò un enorme ufficio a Parigi che potrò attraversare in bicicletta, ne riparleremo tra qualche anno.

 

Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali?

Mi piacciono molto i Coldplay, Ludovico Einaudi e Yann Tiersen. Le loro melodie sono storie a cui ognuno può relazionarsi: per questo mi piace l’idea di scrivere e raccontare attraverso la musica per il resto della vita.

 

Cosa rappresenta per te il viaggio?

L’idea di sfuggire alla propria realtà, uscire dalla comfort zone. Amo scoprire cose nuove e trovarmi in posti in cui non sono mai stato prima.

 

Come stai vivendo questo periodo di Covid-19?

Finora abbiamo dovuto affrontare situazioni difficili, ma voglio credere che vivremo presto giorni più soleggiati. Desideriamo tutti essere di nuovo liberi, ballare, ridere. Penso che quando potremo tornare alla normalità apprezzeremo ancora di più certi momenti. Per adesso prendiamoci cura della nostra famiglia e concentriamoci su ciò che è importante: abbiamo avuto il tempo di fare un passo indietro, di visualizzare dove siamo e dove vogliamo essere. Almeno questa è una cosa buona.

 

Progetti per il 2021?

Fare musica è l'unica cosa che voglio e posso fare. E spero davvero di poter organizzare presto un concerto. Quando lo farò, sarà una festa come non l’avete mai vista prima.

Articolo tratto da La Freccia