In apertura il treno Shinkansen tra il monte Fuji e la Shibazakura, la fioritura del muschio rosa a Shizuoka

I Mondiali di calcio in Qatar rappresentano ad oggi un’insolita anomalia: sia, dal nostro punto di vista, perché non vi partecipa la Nazionale azzurra (come già successo in Russia nel 2018, ma speriamo di non doverci abituare a tale assenza), sia perché per la prima volta si disputano nei freddi mesi di novembre e dicembre e non nei caldi e tradizionali giugno e luglio. Insomma, l’appuntamento con le “notti magiche” per gli italiani stavolta è rinviato. Tuttavia, i Mondiali di per sé hanno il potere di unire milioni di appassionati, altrimenti lontani, all’insegna di un’esperienza unica. Lo stesso potere che caratterizza anche le ferrovie di tutto il globo. Infrastrutture su cui transitano treni turistici a bordo dei quali, al di là del finestrino, è possibile ammirare paesaggi straordinari, spettacoli della natura, della storia, dell’urbanistica, che da soli varrebbero il prezzo del biglietto. Ma qual è la ferrovia più bella del mondo? Abbiamo provato a fare una prima selezione a partire proprio dagli otto gironi in cui è suddivisa la fase eliminatoria della competizione qatariota, così da consentirci viaggi in tutti gli angoli del Pianeta. Ecco, dunque, gli otto treni turistici (più un bonus) su cui viaggiare almeno una volta nella vita.

Il treno Jasper-Prince Rupert in un paesaggio innvato del Canada

Il treno Jasper-Prince Rupert in un paesaggio innvato del Canada

GRUPPO A

Qatar, Ecuador, Senegal e OLANDA

La storia dei collegamenti ferroviari olandesi si vive con lo Stoomtram: in un’unica esperienza si sale a bordo di un tram, un treno, un battello e si visita un museo. Il Museumterrein di Hoorn si presenta con i tipici elementi di una vecchia stazione dei tram a vapore e si trova accanto alla stazione ferroviaria NS Hoorn a cui si arriva facilmente con treni diretti dall’aeroporto di Schiphol, Amsterdam, Haarlem e Alkmaar. Dalla baia di Hoorn, centro dove nacque il navigatore Willem Schouten a cui si deve il nome di Capo Horn in Sud America, parte il percorso verso tre città portuali, utilizzando altrettanti mezzi di trasporto. Con un tram a vapore si viaggia sulla ferrovia storica del 1887 per raggiungere la città di Medemblik, una delle più vecchie del Paese, riconosciuta con tale status di diritto fin dal 1289. Dalla stazione si giunge a piedi al molo dove un traghetto a vapore in servizio sul Lago IJssel porta i passeggeri a Enkhuizen. Qui si può visitare il Zuiderzeemuseum per scoprire gli antichi usi e costumi olandesi, dall’artigianato alla gastronomia. Il punto di sbarco di Enkhuizen è poi poco distante dalla stazione dove è possibile su un treno ordinario a diesel per fare ritorno a Hoorn.

Treno a vapore con campo di tulipani sulla linea ferroviaria Hoorn - Medemblik in Olanda

Treno a vapore con campo di tulipani sulla linea ferroviaria Hoorn - Medemblik, in Olanda

GRUPPO B

INGHILTERRA, Iran, USA e Galles

La sfida con gli Stati Uniti è stata appassionante. Nel Nuovo Continente la Grand Canyon Railway consente dal 1901 di ammirare un paesaggio che «ogni americano dovrebbe vedere» (citazione del presidente Roosevelt). Ma l’Inghilterra è pur sempre il Paese in cui è nata la prima linea ferroviaria al mondo per il trasporto dei passeggeri, la Liverpool-Manchester inaugurata nel 1830 (cinque anni prima era nata la Stockton-Darlington, che però trasportava merci e alternava locomotive e cavalli da tiro). Al di là degli esordi, la ferrovia nel Regno Unito ha continuato anche nei secoli successivi e fino a oggi ad avere un ruolo notevole nel sistema dei trasporti. Un esempio eclatante è l’Eurostar, il treno che dal 1994 unisce l’isola britannica all’Europa continentale, attraversando il tunnel della Manica. La visuale dal finestrino non è delle più entusiasmanti, ma il servizio offerto e l’idea stessa di sfrecciare ad alta velocità sotto il mare vale il biglietto. Dalla stazione internazionale St Pancras di Londra oggi si può arrivare nel centro di Parigi in 2 ore e 16 minuti. In un’ora e 53 minuti si può giungere a Bruxelles, in Belgio, dove perdersi tra istituzioni europee, cavoletti e patatine fritte, oppure in 3 ore e 52 minuti si raggiunge Amsterdam. In Olanda, il viaggio a basso impatto ambientale potrebbe proseguire nelle aree di Utrecht e Groningen – Drenthe e DAV (Drechtsteden, Alblasserwaard en Vijfheerenlanden), con gli autobus di Qbuzz, il terzo operatore del trasporto pubblico locale acquisito nel 2017 da Busitalia, la società responsabile del trasporto su gomma per il Gruppo FS.

Treni Eurostar lungo i binari della stazione ferroviaria internazionale di Londra St Pancras

Treni Eurostar lungo i binari della stazione ferroviaria internazionale di Londra St Pancras

GRUPPO C

ARGENTINA, Arabia Saudita, Messico, Polonia

La fine del mondo. Proprio nel senso letterale dell’espressione. Il Tren del Fin del Mundo collega infatti il monte Susana, all’interno del Parco nazionale della Terra del Fuoco, con Ushuaia, la città più a Sud del Pianeta. Un viaggio che una volta portava dritto in galera: questa linea ferroviaria a scartamento ridotto fu costruita nel 1902 per raggiungere la colonia penale di Ushuaia che fu chiusa nel 1947 per motivi umanitari. Due anni dopo un forte terremoto interruppe i collegamenti, finché negli anni ’90 non riprese la ricostruzione del treno. Dal 1994 repliche di vecchie locomotive a vapore percorrono sette chilometri di binari, consentendo ai turisti di ascoltare dagli altoparlanti la storia della linea e ammirare la valle del Rio Pipo, le cascate della Macarena (proprio come il nome del ballo) e il cosiddetto cimitero degli alberi, un’area disboscata dai galeotti decenni fa per fornire di legna il territorio.

Il Tren del Fin del mundo a Ushuaia, in Argentina

Il Tren del Fin del mundo a Ushuaia, in Argentina

GRUPPO D

Francia, AUSTRALIA, Danimarca e Tunisia

Il match decisivo è stato quello con la Francia. Il Paese transalpino vanta un’invidiabile offerta ferroviaria: non solo l’Orient-Express, il treno da molti ritenuto il più affascinante al mondo, che viaggia da Parigi a Istanbul, attraversando Germania, Austria, Ungheria, Romania e Bulgaria, ma anche l’Aix-En-Provence-Marsiglia che trancia i paesaggi provenzali, il Bordeaux-Saint-Émilion che attraversa i vigneti francesi e, last but not least, il collegamento con l’Italia sul Frecciarossa 1000 tra Milano Centrale, Lione e Parigi.

Eppure, il fascino esotico dell’Australia ha avuto la meglio. Almeno 54 ore di viaggio. Sono quelle necessarie per attraversare a bordo del treno Ghan i 2.979 km di binari che uniscono l’estremo sud del Paese, a ridosso dell’oceano, con l’estremo nord, tra coccodrilli e pitture rupestri. Dalla città portuale di Darwin il treno si inerpica nella vegetazione fino a Nitmiluk e alla gola Katherine Gorge. Qui ci si può fermare per un giro in kayak o in battello, poi si riparte tra rocce arancioni e canguri, mentre al viola del tramonto si sostituisce il blu stellato. All’alba sosta ad Alice Springs, per osservare le lucertole con le spine nel Desert Park. A questo punto, se si hanno giorni di tempo vale la pena visitare il Parco nazionale Uluru-Kata Tjuta, il luogo sacro più noto del Paese. Altrimenti si risale sul Ghan: prima si passa la notte a mirar gli astri nella città di Manguri, poi al mattino attraverso i monti Flinders, fino alla verde Adelaide. Il nome originario del treno è Afghan Express, ideato nel 1929 per commemorare i cammellieri afghani che provarono a conquistare l’Australia verso la fine dell’800.

The Ghan Railway

La linea ferroviaria del Ghan in Australia

GRUPPO E

Spagna, Costa Rica, Germania e GIAPPONE

Come nel caso dei Gruppi B e D, il verdetto è giunto solo alla fine di una sfida avvincente, quella con la Spagna. Nel Paese iberico si potrebbe viaggiare su treni di lusso come l’Al-Andalus, con vagoni originali della Belle Époque da cui scoprire l’affascinante lascito del dominio arabo, ed El Transcantábrico Clásico che percorre un itinerario lungo il Cammino di Santiago. Oppure il Tren de Cervantes, che ripercorre i viaggi del più noto scrittore spagnolo, da Madrid, dove morì, ad Alcalá de Henares, dove nacque. E ancora sul nuovissimo e italiano Frecciarossa 1000 che dal 25 novembre viaggia tra la Capitale, Barcellona e Saragozza. Al triplice fischio dell’arbitro, però l’ha spuntata il Giappone, patria dei dangan ressha, i treni proiettile che viaggiano a una velocità massima di 300 km/h. Nel 1964, pochi giorni prima delle Olimpiadi di Tokyo, fu inaugurata la prima linea ferroviaria ad alta velocità, la Tōkaidō Shinkansen. Tōkaidō era una delle vie che ‘600 collegavano Kyoto, l’antica capitale, e Tokyo, quella nuova. Shinkansen significa “nuova linea principale”, quindi il riferimento originale è alle linee ferroviarie, ma con quel termine si è finiti per indicare anche i treni che ospitano. Oggi si contano nove linee Shinkansen in tutto il Paese e accolgono anche mezzi semi-veloci e locali. La Tōkaidō Shinkansen è la più affollata, vanta record mondiali di puntualità e consente il transito a tre tipi di convogli, dai quali è sempre possibile ammirare il maestoso monte Fuji. Il Kodama e l’Hikari sono i più lenti, perché fermano in un maggior numero di stazioni. Il Nozomi è il più veloce e sosta solo nelle città più importanti: oltre a Tokyo e Osaka, tappe di inizio e arrivo, Yokohama, la seconda città più grande del Giappone, Nagoya, che ospita il museo ferroviario, e Kyoto, con i suoi ammirevoli templi.

Il treno proiettile Tokaido Shinkansen alle pendici del Monte Fuji, a Yoshiwara, nella prefettura di Shizuoka, in Giappone

Il treno proiettile Tokaido Shinkansen alle pendici del Monte Fuji, a Yoshiwara, nella prefettura di Shizuoka, in Giappone

GRUPPO F

Belgio, CANADA, Marocco, Croazia

Un tuffo nella natura più selvaggia, in cui la presenza umana è la parte più inaspettata. La Grand Trunk Pacific Railway, inaugurata nel 1914, attraversa la Columbia Britannica, raggiungendo luoghi quasi disabitati e persino nelle zone urbane, dove fare tappa, i residenti sono poche centinaia. Il treno Jasper-Prince Rupert prende il via da Jasper, cittadina della provincia occidentale dell’Alberta e centro commerciale del Jasper National Park. Da lì si infila nelle Montagne Rocciose canadesi, tra le foreste della vetta più alta, il monte Robson, e seguendo i numerosi salmoni del fiume Fraser. Dopo la tappa a Tête Jaune Cache, insediamento un tempo popolato dagli operai della ferrovia, si arriva a Prince George, dove si consiglia di dormire in albergo e ripartire il giorno successivo per nuove vedute dal finestrino. Vi aspettano prima Fort Fraser, località dove commerciano pellicce, e poi il ghiacciaio Kathlyn, il fiume Skeena e il Kwinitsa Station Railway Museum. Fine della corsa a Prince Rupert, il posto ideale per salire a bordo di navi da cui osservare le balene, addentrarsi tra i banchi del mercato del pesce, andare in cerca di aquile e orsi grizzly.

Il treno Jasper-Prince Rupert lungo le rive del Moose Lake

Il treno Jasper-Prince Rupert lungo le rive del Moose Lake

GRUPPO G

Brasile, Serbia, SVIZZERA, Camerun

Il Paese dei Quattro Cantoni ospita diverse linee ferroviarie che meriterebbero di essere viste, dal Bernina Express al Centovalli Express, dal treno a vapore della Furka al Glacier Express, dalla ferrovia della Jungfrau al Mont-Blanc Express. Ma una menzione a parte è per la galleria di base del San Gottardo. La visuale dal finestrino non è certamente elettrizzante, ma l’infrastruttura rappresenta un gioiello ingegneristico del nostro secolo, inaugurato nel 2016, che ha consentito di migliorare i collegamenti continentali. Con la sua estensione di 57 km e una profondità di 2.300 metri sotto la montagna, è il tunnel ferroviario più lungo e profondo al mondo. I treni passeggeri viaggiano a una velocità massima di 200 km/h (i treni merci a una velocità minima di 100 km/h), così per attraversare la galleria servono una ventina di minuti. Con le soluzioni più rapide, per giungere da Milano Centrale a Zurigo si impiegano 3h e 12 minuti. C’è poi un motivo in più per viaggiare in Svizzera: Trenitalia ha lanciato la PROMOSVIZZERA, un’offerta per raggiungere a prezzi convenienti con i treni Eurocity le località che ospitano i caratteristici mercatini natalizi, come Lucerna, Berna, Basilea, Montreux, Losanna.

Un treno a lunga percorrenza lascia la Galleria di base del San Gottardo al portale nord ©SBB CFF FFS Dario Haeusermann

Un treno a lunga percorrenza lascia la Galleria di base del San Gottardo al portale nord ©SBB CFF FFS

GRUPPO H

PORTOGALLO, Ghana, Uruguay, Corea del Sud

Per gli amanti di Porto. O del Porto. Visto che i destini della città e del vino sono intrinsecamente legati, insieme a quello dei grandi ponti che rendono peculiare questo centro nel nord-ovest. Come il ponte Dom Louis I, attraversato dalla ferrovia del Douro che parte dalla piccola Pocinho, nota per la cascata e le pitture rupestri, e attraversa per 163 km la valle del fiume Douro, sul cui estuario sorge proprio Porto. Tra la tappa di partenza e quella di arrivo si contano oltre 20 tunnel, 30 ponti e 34 stazioni. Una sosta doverosa è quella a Pinhão, attraente centro di produzione, guarda caso, del tanto rinomato vino. Da Porto prende il via anche la Ferrovia del Nord, la principale linea portoghese attiva già dal 1856, che porta i passeggeri nelle due storiche capitali del Paese. Coimbra è stata la prima, nel 1131, ed è sede della più antica università nazionale, attiva ancora oggi tanto da attrarre numerosi studenti. Lisbona, capitale dal 1255, propone non solo meravigliosi quartieri da visitare ma anche una chicca gastronomica da non perdere: le pasteis de nata, tortine alla crema pasticcera. Molti sostengono che qui si trovino le migliori di tutto il Portogallo.

Un treno storico su un ponte della linea del Douro, nel mezzo dei vigneti del vino porto

Un treno storico su un ponte della linea del Douro, nel mezzo dei vigneti del vino porto

GIRONE DEGLI ESCLUSI

Russia, ITALIA, Cina ed Egitto

Sicuramente il girone più ostico, ovviamente non sul campo, ma sui binari. Non lo vince la linea ferroviaria Il Cairo-Assuan che attraversa la Valle del Nilo in Egitto e consente di compiere un viaggio nella storia, fino all’epoca dei faraoni. Non lo vince il Transrapid di Shanghai in Cina che consente di compiere un viaggio nel futuro: è uno dei pochi treni maglev al mondo che viaggia sulla prima linea commerciale AV a levitazione magnetica, un sistema in cui dei magneti sollevano e spingono i treni lungo le rotaie, così si riduce l’attrito e aumenta la velocità (nel caso cinese fino a un massimo di 431 km/h). Non lo vince nemmeno la Transiberiana, la ferrovia più lunga al mondo con i suoi 9288 km, che collega Mosca, la capitale della Russia, con le regioni della Siberia e fino a Vladivostok, nell’estremo oriente, al confine con la Cina e la Corea del Nord. Lo vince però un’altra Transiberiana, la Transiberiana d’Italia: il treno storico che percorre la ferrovia dei Parchi in Abruzzo è un appuntamento fisso nella programmazione turistica della Fondazione FS Italiane. Un’esperienza da vivere in tutte le stagioni, con il foliage autunnale, le nevi invernali, la fioritura primaverile e l’aria fresca estiva. A bordo di carrozze d’epoca si parte da Sulmona e si giunge a Castel di Sangro o a Roccaraso. Dal finestrino si può restare ammaliati dai paesaggi del Parco della Majella: tra faggi, querce e abeti, ci si potrebbe imbattere in orsi marsicani, camosci, cervi e altri animali selvatici. Alcune tappe sono l’ideale anche per le buone forchette: nel borgo montanaro di Campo di Giove si possono assaggiare gustose zuppe, polenta e il tipico fiadone, piatto a base di formaggio, uova, olio, farina e vino bianco.

Viaggio in treno lungo la Transiberiana d'italia, tra monti e boschi d'Abruzzo in autunno

Viaggio in treno lungo la Transiberiana d'italia, tra monti e boschi d'Abruzzo in autunno

I TRE MUSEI FERROVIARI DA NON PERDERE IN EUROPA, NEL PODCAST DI NELLO FANTOZZI