Prefazione del libro A/R Andata e Racconto disponibile su La Freccia dicembre 2023

 

Scrivere è come viaggiare. E lo è anche leggere.

Si tratta di viaggi sui generis, nei quali sai più o meno da dove parti ma quasi mai dove e come ci arriverai. Del resto, se la meta è importante, e lo è senz’altro quando la si sceglie comprando non un libro ma il biglietto di un treno, spesso non lo è quanto il percorso da compiere per raggiungerla.

Perché un viaggio, reale o metaforico che sia, può davvero diventare una traversata tra sorprese, incontri, emozioni e scoperte, persino su noi stessi. Sia che lo si faccia a cavallo di un ippogrifo o salpando per mari, sia che ci si chiami Ulisse, Ruggiero o Gulliver. O che si sia semplicemente noi stessi, donne e uomini del ventunesimo secolo, disincantati e assuefatti alle strabilianti illusioni digitali, eppure… Eppure, ancora capaci di salire su un treno, partire, lasciarsi andare e, anziché ritornare, raccontare.

Dare fondo a quella riserva di fantasia che, come una falda freatica, scorre dentro ognuno di noi e qualcuno ha l’abile dono di saper modellare in forma di racconto, tanto da catturarti e farti camminare al suo fianco, e sognare.

 

Scrivere, e leggere, racconti di viaggio manifesta il bisogno di muoversi, esplorare, conoscere e dimostra quanto il viaggio sia l’espressione di un’innata sete di libertà e dell’assoluto diritto a goderne. Quattro racconti di questa antologia sono viaggi letterari di scrittori esordienti che hanno partecipato a un concorso indetto, in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino, da Ferrovie dello Stato Italiane, per le quali il viaggio rappresenta quel che si definisce il core business. Andata e Racconto il titolo del concorso; il viaggio, meglio se sostenibile, il tema.

 

Le Ferrovie dello Stato, infatti, lavorano per dare al Paese infrastrutture e servizi di mobilità collettiva sostenibili, e consentire alle persone di muoversi e incontrarsi per lavoro, studio, svago e piacere. Viaggi dove si sta vicini, ci si guarda, ci si fiuta e conosce, durante la pur breve convivenza su un treno o in una stazione, spazio di storie e abbracci, arrivi e partenze. Condivisioni.

Proprio per questo le Ferrovie dello Stato Italiane non possono prescindere dall’interpretare un ruolo e coltivare un impegno di natura sociale, ponendosi vicine alle persone non soltanto nell’assicurare loro il diritto a muoversi, ma anche attraverso una partecipazione e un sostegno costanti alla vita civile, culturale, artistica ed economica del Paese.

 

Questo libro ne è una delle tante testimonianze, insieme a tutto il percorso compiuto fin qui, alla partecipazione di migliaia di aspiranti scrittrici e scrittori, e a quello che potrà seguire, con il coinvolgimento – ci auguriamo – di migliaia di lettori.

Non possiamo quindi chiudere queste riflessioni se non augurandovi una buona lettura e tanti interessanti e stimolanti viaggi.

A iniziare da quelli che vi attendono nelle prossime pagine.