In apertura Federico Fazzuoli © Ufficio stampa Federico Fazzuoli

Si è svolta a Palazzo Valentini a Roma la cerimonia di premiazione del Concours Mondial de Bruxelles, il più grande concorso enologico itinerante del mondo che ha riunito a Guanajuato, in Messico, esperti del settore enologico internazionale per degustare 7.500 vini bianchi e rossi provenienti da 42 Paesi di tutto il mondo. Tra le eccellenze italiane è stato premiato il Pugnitello 2012 del conduttore e autore televisivo Federico Fazzuoli, ospite ai microfoni di FSNews Radio presente all’evento.

 

ASCOLTA L'INTERVISTA A FEDERICO FAZZUOLI

 

Un vino premiato da una giuria internazionale di cui fanno parte assaggiatori di Francia, Belgio, Stati Uniti, Giappone e Messico e che presenta un colore rosso rubino intenso e un bouquet aromatico complesso, dove si fondono note di ciliegia, violetta, cioccolato, cuoio, oliva nera, menta. Al palato, il vino è corposo, con tannini ben equilibrati e una lunga persistenza che lascia un ricordo piacevole e armonioso. Una soddisfazione per l’ideatore e conduttore della trasmissione televisiva “Linea Verde” che da sempre tratta temi inerenti al mondo dell’agricoltura, dell’ambiente e dell’alimentazione. 

Federico Fazzuoli

Federico Fazzuoli al Concours Mondial de Bruxelles © Aldo Massimi

Racconta Federico Fazzuoli: «All’inizio quando chiedemmo ad un rappresentante di vendere il nostro vino, ci disse che dovevamo togliere il termine biologico dall’etichetta. “Scrivetelo piccolo piccolo nella retroetichetta”. Sia i ristoratori che i clienti non vogliono i vini biologici, non piacciono, hanno cattivi odori. Ma noi decidemmo che dovevamo produrre un Chianti docg biologico e senza solfiti».

 

Il conduttore, nato proprio nel Valdarno, con la sua “Fattoria Fazzuoli” (nata nel 1868) porta avanti una tradizione di famiglia che rispecchia l’animo sostenibile del giornalista impegnato da sempre nella divulgazione naturalistica, sostenibile e culturale. La missione è la valorizzazione e in questo contesto è volta a riscoprire i vecchi vitigni. Parliamo di un autoctono toscano, abbandonato in tempi passati per la sua scarsa produttività. Qui si producono piccoli grappoli spargoli (come un piccolo pugno appunto da cui il nome) ma in grado di produrre un vino di un profumo ed un sapore intensi e particolari e che Federico Fazzuoli ha voluto portare sulle Balze del Valdarno di Sopra. Quando l’uomo e la natura sono un unico elemento.