Foto in apertura ©Achille Mauri

«Alle Olimpiadi invernali di Pechino mi aspetto ottimi risultati dagli azzurri». Parola di Giorgio Rocca, ex sciatore detentore di una Coppa del Mondo di slalom e tre medaglie di bronzo ai Mondiali. Un campione che sa quindi cosa vuol dire vincere, ma consapevole anche di quanto basti un attimo per veder svanire un sogno. L’appuntamento con i Giochi Olimpici, in Cina dal 4 al 20 febbraio, arriva carico di aspettative per i nostri atleti, chiamati a confermare nel 2022 gli incredibili successi ottenuti dallo sport italiano lo scorso anno. 

Quelle attese, quei desideri, rivolti nei confronti di ragazze e ragazzi che si preparano da mesi per prendere parte al grande appuntamento, possono essere sicuramente uno stimolo in più a fare bene, ma anche un peso difficile da gestire. E in una situazione simile si trovò anche Giorgio Rocca nel 2006 a Sestriere, quando le speranze di veder vincere il grande favorito nello slalom speciale per le Olimpiadi di Torino, in casa dunque, si frantumarono in una caduta inaspettata.

Giorgio Rocca in azione sugli sci

Un episodio che ha segnato la carriera dello sciatore, ora al centro della sua autobiografia. Nel libro Slalom. Vittorie e sconfitte tra le curve della mia vita, scritto con Thomas Ruberto ed edito da Hoepli, Rocca si racconta tra imprese sportive e vicende private e ogni capitolo è anticipato da un filo conduttore che porta ogni volta a quella sconfitta, la più dura.

Copertina del libro di Giorgio Rocca, Slalom. Vittorie e sconfitte tra le curve della mia vita, scritto con Thomas Ruberto ed edito da Hoepli

A distanza di anni il ricordo di quella gara si fa vivido tra rammarico e ironia, in pagine che portano un messaggio profondo: lo sport insegna non solo a perdere ma, specialmente, a rialzarsi nei momenti difficili e a non perdere mai la tenacia, la determinazione e la voglia di vincere. È quello il segreto per avere successo. Come si diventa allora Giorgio Rocca? «Con un po’ di fortuna, con una ricerca continua della perfezione e del desiderio di mettersi in gioco, con l’aiuto delle persone di cui ci si fida e soprattutto con tanto cuore, fame di arrivare e voglia di migliorarsi».