In apertura e all'interno, Giro donne 2021 © Tommaso Pelagalli per Bettini Photo

È Cagliari, la città del bastione di Saint Remy e dei fenicotteri rosa, a inaugurare il Giro donne 2022, competizione a tappe di ciclismo femminile. Si parte dal capoluogo sardo il 30 giugno per poi decretare la vincitrice a Padova, dieci giorni dopo. La 33esima edizione del grande evento torna nel circuito dell’Unione ciclistica internazionale Uci Women’s World Tour con l’obiettivo di valorizzare il binomio donna e sport, combinandolo con la promozione territoriale del Paese e l’attenzione all’ambiente.

Ascolta il podcast a cura di Aldo Massimi

Il percorso di oltre 900 chilometri si snoda dalla Sardegna al Veneto, attraverso Emilia-Romagna, Lombardia e Trentino-Alto Adige, in dieci tappe che vedono protagoniste le 24 migliori squadre provenienti da ogni angolo del globo. In totale 144 atlete, di cui tre italiane: Elisa Balsamo, Marta Cavalli ed Elisa Longo Borghini. Le cicliste si sfidano lungo un percorso di grande valore tecnico, storico e naturalistico accarezzando con il loro passaggio le tante sfumature di un’Italia sempre diversa e affascinante tra mare, montagne, laghi, fiumi e città d’arte.

Giro donne 2021

Partenza dalla solare Cagliari con una cronometro individuale di 4,8 km, per poi risalire l’intrigante e aspra costa orientale dell’isola, prima con una tappa mossa di 108,8 km, da Villasimius (CA) a Tortolì (NU), per chiudere con una adatta alle velociste lunga 113,4 km, da Dorgali (NU) a Olbia (OT).

Concluse le sfide isolane, le 144 cicliste si trasferiscono sulla terraferma, dove le pedalate potenti riprendono il 4 luglio tra i verdeggianti paesaggi dell’Emilia-Romagna, in un lungo tratto ondulato di 120,9 km, con Cesena come punto di partenza e di arrivo, che consente di conquistare tre Gran Premi della Montagna.

Il Giro donne prosegue poi con una tappa per sprinter di 126,1 km da Carpi (MO) a Reggio Emilia, lambendo anche le morbide colline alle pendici degli Appennini. Nelle sfide successive si gode l’azzurro del Lago di Iseo, a Sarnico (BG), con un tratto a curve di 114,7 km per spostarsi poi nel cuore del borgo antico di Bergamo Alta e giungere, infine, nel centro della città.

A seguire, le atlete sono impegnate con la prova di resistenza di 112,9 km che inizia nel piccolo comune di Prevalle (BS), a 190 metri dal livello del mare, entra nella città di Brescia e si inerpica sulle Alpi fino ad arrivare al Passo del Maniva, a 1.742 metri di altezza, punto più elevato raggiunto da questa edizione.

Giro donne 2021

Lasciata la regione lombarda seguono le due sfide nella provincia di Trento, dove la prima battuta è ancora tra tornanti di 104,7 km lungo il fiume Adige, da Rovereto ad Aldeno. La seconda passa da San Michele all’Adige a San Lorenzo Dorsino, con vedute mozzafiato sulle pendici orientali delle Dolomiti di Brenta, per un altro percorso che richiede il massimo impegno: una scalata in salita di 112,8 km.

Momento da celebrare, in questa occasione, è il passaggio per la famosa Cima Coppi, tra i tornanti del panoramicissimo Passo Daone, con scenari mozzafiato e ben noti agli amanti del ciclismo e della natura incontaminata. Questa punta rappresenta il punto più alto raggiunto dai ciclisti professionisti durante ciascun Giro d'Italia, e fu intitolata nel 1965 al campione Fausto Coppi a cinque anni dalla sua morte.

Gran finale il 10 luglio, in Veneto, con partenza da Abano Terme (PD), su e giù per i Colli Euganei di foscoliana memoria, tra ville, parchi sontuosi e vigneti, fino all’arrivo in Prato della Valle, la piazza ellittica simbolo di Padova. L’ultimo tragitto valorizza soprattutto le doti delle velociste: la carovana delle due ruote pedala per 90,8 km fino al traguardo finale dove viene indossata la tanto ambita Maglia rosa del Giro donne 2022.

Articolo tratto da La Freccia