Il Gruppo FS Italiane vince la Champions League della comunicazione strategica. È la migliore, infatti, nella categoria delle imprese non quotate prese in considerazione da Lundquist (società che da diversi anni monitora la comunicazione delle aziende nell’era del digitale), nell’ambito della ricerca .trust, che valuta la capacità delle imprese di raccontare in modo credibile e trasparente la propria identità e il ruolo svolto nella società.
La posizione della società guidata dall’amministratore delegato Luigi Ferraris, che sarà premiata giovedì 25 maggio a Milano presso la Sala Buzzati del Corriere della Sera in occasione del seminario annuale Le aziende italiane alla ricerca di un purpose, è emersa da un campione di 200 imprese confrontate per la prima volta indipendentemente dal loro assetto azionario.
La ricerca .trust, giunta quest’anno alla terza edizione, misura l’abilità delle aziende nel narrare chi sono e dove vogliono andare, muovendosi in uno scenario sempre più instabile a causa dell’inflazione crescente, della crisi geopolitica e, last but not least, dell’impatto dell’intelligenza artificiale. In altre parole, lo studio analizza ciò che Lundquist identifica nel purpose, l’insieme dei sei elementi distintivi dell’identità aziendale: visione strategica, valori, impegni in materia di sostenibilità, investimenti nel campo dell’innovazione, concretezza rispetto ai temi prioritari e capacità di raccontarsi attraendo e coinvolgendo i talenti.
«Definire il proprio ruolo – spiega Joakim Lundquist, CEO dell’omonima società – non è solo un esercizio di stile, ma il punto d’arrivo di un processo più ampio, da introiettare nella visione strategica e nell’operatività quotidiana, a partire dalla coscienza della propria identità e ragion d’essere. Il purpose è, infatti, il collante che lega il business e i valori aziendali all’impatto concreto che si ha sulla società. Comunicarlo in modo efficace significa avere piena consapevolezza del “perché” ed essere, per questo, in grado di rispondere con prontezza al “come”. .trust si configura come l’ultima frontiera della comunicazione corporate, l’obiettivo da centrare per vincere la partita della fiducia e risultare credibili agli occhi del pubblico e della società».
In testa tra le aziende non quotate, Ferrovie dello Stato è stata anche inserita nella categoria dei Narrator, ad indicare il buon bilanciamento tra la sostanza (substance) delle informazioni e la distintività (distinctiveness) della comunicazione con una narrazione coinvolgente. Inoltre, è tra le best in class nella comunicazione verso i jobseeker, coloro che sono in cerca di lavoro. Per quanto riguarda la capacità di attrarre talenti e creare fiducia e senso di appartenenza nelle proprie persone, il Gruppo FS rappresenta un caso virtuoso rispetto alle altre aziende analizzate da Lundquist: se è vero che alcune hanno raggiunti buoni risultati sul fronte delle informazioni riferite a percorsi formativi – fornite dal 76% del campione – e politiche di remunerazione dei dipendenti – presentate dal 59% –, è solo poco più della metà del campione (53%) a mostrare un collegamento diretto e credibile con purpose, mission e vision all’interno della sezione “Carriere” e appena il 27% a dimostrarsi capace di descrivere con efficacia cosa significhi essere parte dell’azienda.
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