Per una volta rosso non è sinonimo di Alta Velocità (vedi Frecciarossa), ma rappresenta qualcosa di diverso. Simboleggia, infatti, le vittime di violenza e femminicidio. Per la Giornata internazionale per l’eliminazione delle violenza sulle donne, che cade ogni anno il 25 novembre, il Gruppo Ferrovie dello Stato italiano ha deciso di illuminare la facciata della sede centrale di Roma con delle luci di questo colore.

 

La scelta del rosso è nata 2009, ideata dall’artista messicana Elina Chauvet con l’installazione Zapatos Rojos e dedicata alla sorella vittima di femminicidio. Da lì lentamente si è diffusa in tutto il mondo, all’inizio solo attraverso le esposizioni di scarpe rosse da donna in piazza e luoghi pubblici. Poi scegliendo il rosso come vero e proprio simbolo di questo evento volto per sensibilizzare e combattere il fenomeno. Ecco, allora, che facciata di palazzi istituzionali, amministrativi e grandi aziende si illuminano di rosso, proprio come è accaduto a piazza delle Croce Rossa a Roma.

 

Il Gruppo FS ha, inoltre, aderito alla campagna delle 5D, patrocinata dal Ministero dell'Interno e realizzata con la supervisione scientifica dell’associazione americana Right To Be.  Fino al 4 dicembre attraverso tutti gli asset del Gruppo FS e nelle principali piazze italiane, la campagna sarà veicolata per abilitare le persone ad agire contro le molestie nei luoghi pubblici con l’obiettivo di far conoscere metodi sicuri e concreti per intervenire in caso di bisogno. Delegare, Dare sostegno, Dichiarare, Documentare e Distrarre rappresentano l’approccio delle 5D in grado di disinnescare e interrompere un evento e aiutare sia la vittima che chi assiste. Le cinque azioni chiave della campagna viaggeranno anche sulla nostra rete ferroviaria attraverso una speciale livrea di un Frecciarossa.

 

Tra le iniziative per questo 25 novembre anche quella di Mercitalia che, presso la sede di Scalo San Lorenzo a Roma, ha inaugurato un'opera eseguita della street artist Uman. L’opera dal titolo “Spirito Invincibile” intende evocare un messaggio di speranza, un inno alla forza delle donne e alla loro capacità di superare il dolore.