"La priorità è far viaggiare i treni, a seguire ci sono gli altri obiettivi." L'ha sottolineato Stefano Antonio Donnarumma in uno dei suoi primi interventi da AD e DG del Gruppo FS Italiane a Maratea durante la seconda edizione dell'Energy Earth Awards. In un panel con il Viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Rixi, il neo AD delle Ferrovie ha voluto tracciare una prima linea del nuovo incarico.

 

Per far viaggiare i treni su una rete ferroviaria di circa 17mila km, è importante la manutenzione ed è Donnarumma a spiegare come "ogni volta che si tocca l'infrastruttura, per definizione si crea un disagio. Ma se non interveniamo, si rischiano - come è già successo in passato - disagi molto più grandi. Come Gruppo FS, abbiamo la necessità di garantire lo sviluppo di questi investimenti con una pianificazione molto precisa che tenga in considerazione da una parte le esigenze di trasporto dei passeggeri con assistenza e informazioni adeguate e dall'altra il riammodernamento e potenziamento della rete ferroviaria in un'ottica a lungo termine."

 

Sul tema degli investimenti, Donnarumma non nasconde che "le ferrovie devono compiere un'importante scalata - paragonabile a quella dell'Everest - per l'implementazione delle infrastrutture. Stiamo rispettando i tempi previsti perché abbiamo avviato progettazioni, acquisizioni di materiali, anticipi alle imprese, ma ora la sfida è scendere in verticale sui singoli progetti e realizzarli."

 

Accanto al tema delle infrastrutture, c'è anche quello energetico perché FS è il primo consumatore di energia del Paese e, fra le priorità, l'AD del Gruppo FS individua anche la necessità di produrre energia per far viaggiare i treni. Non solo produzione, ma anche stoccaggio visto che i convogli producono energia in frenata che non può andare persa. 

 

Infine, Donnarumma torna sulla transizione energetica, al centro dell'intervento in un panel precedente del Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. "Il progetto di transizione energetica è in primis ambientale, ma poi anche economico. L'Italia è dipendente da materiali prodotti in altri Paesi e, in un'ottica di globalizzazione, è importante che tutti concorrano a creare con le proprie risorse il benessere dei cittadini." Ma su questo Donnarumma ripone fiducia nel sistema italiano visto che "è sempre stata una nazione di grande trasformazione perché siamo stati capaci di progettare anche senza le risorse naturali."