Che Italia sarà dopo il PNRR? È questo il punto di partenza del Convegno L’impresa PNRR. Per una infrastruttura sostenibile organizzato oggi da Anceferr, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili e Ferroviari, a cui ha preso parte l’Amministratrice Delegata e Direttrice Generale di RFI Vera Fiorani. Al centro dei lavori l’attuazione del Recovery Plan, con le nuove opportunità e le sfide che questo comporta, sia sul tema delle semplificazioni che su quello della sicurezza. Nel corso del suo intervento l’AD di RFI ha messo in evidenza come digitalizzazione e sicurezza siano due elementi strategici per il piano di investimenti di RFI, che risponde alle logiche e alle necessità del PNRR. Un piano, quello di Ripresa e Resilienza, che vede la società del Gruppo FS in prima linea per realizzare nei prossimi anni infrastrutture ferroviarie nuove e potenziare quelle esistenti. Inoltre, Vera Fiorani ha sottolineato come, entro il 2023, RFI sia chiamata a raddoppiare la produzione annua dei lavori, passando dagli attuali 4,6 miliardi di euro di cantieri a circa 9 miliardi. Un vero e proprio cambio di passo che sarà possibile anche grazie alle nuove norme sulle semplificazioni e ai commissariamenti di alcune opere che accorceranno ancora di più i tempi soprattutto per gli iter autorizzativi.

Convegno Anceferr

L’Amministratrice Delegata ha poi ricordato l’impegno di RFI per garantire la sicurezza sia dell’esercizio che dei lavoratori. Proprio per questo, entro la fine dell’anno, la società avvierà un progetto per diffondere la cultura della sicurezza non solo ai propri lavoratori, ma anche a tutti coloro che svolgono un'attività lavorativa sotto il controllo dell'organizzazione, inclusi quindi gli appaltatori e altri attori esterni.

Al convegno, aperto dal saluto del ministro per le Infrastrutture e le Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, e dall’intervento del presidente dell’Anceferr Vito Miceli, sono poi intervenuti, tra gli altri: il viceministro MIMS Alessandro Morelli; la Sottosegretaria di Stato al Mef Alessandra Sartore, la presidente della Commissione trasporti di Montecitorio, Raffaella Paita, il direttore dell’Ansfisa, Domenico De Bartolomeo, il segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi; il presidente dell’Ance, Gabriele Buia. Nell seconda parte della mattinata sono intervenuti Giulio Del Vasto, Direttore Produzione, e Vincenzo Macello, Direttore Investimenti, con un focus sull’impegno quotidiano di RFI per raggiungere gli obiettivi del PNRR sia nella manutenzione della rete ferroviaria, sia per la realizzazione di nuove linee che nel potenziamento di quelle esistenti.

Galleria ferroviaria

Il Direttore Produzione ha spiegato come i processi di manutenzione di RFI si fondano su tre pilastri fortemente interconnessi: la pianificazione, che definisce quali sono gli interventi da realizzare, la priorità degli interventi, che definisce le tempistiche, e la compatibilità dell’attività con le risorse disponibili. L’obiettivo del piano di manutenzione di RFI è quello di generare un’infrastruttura sempre più resiliente, passando da una manutenzione reattiva ad una proattiva, basata su ciclicità e predittività degli interventi.

 

Il Direttore Investimenti ha invece sottolineato come gli investimenti ferroviari del PNRR non riguardino solo nuove linee, ma anche il potenziamento di quelle esistenti. È un impegno sfidante che chiede una grande accelerazione, resa possibile anche dalle figure dei Commissari Governativi e dalle modifiche normative in materia di lavori pubblici. Inoltre, per raggiungere l’obiettivo, RFI ha messo in campo degli accorgimenti in ogni fase del progetto per ottimizzare le decisioni e i tempi di progettazione, di iter autorizzativo e delle attività negoziali.