Gomma o ferro? Altro che competizione, per il trasporto merci c’è una sola strada percorribile: il dialogo e l’integrazione modale. La transizione ecologica dell’economia globale, infatti, non può prescindere dalla promozione e dallo sviluppo dell’intermodalità, chiave di una logistica efficiente, intelligente e sempre a più basso impatto ambientale. Si è discusso di tutto questo a Roma all’Assemblea annuale di ANITA, Associazione Nazionale Imprese Trasporti Automobilistici.

 

A partecipare all’assemblea dal titolo “Muoviamo l’Italia”, anche Sabrina De Filippis, amministratore delegato di Mercitalia Logistics, capofila del Polo Logistica del Gruppo FS che nel suo intervento ha sottolineato "l’importanza della convergenza tra il trasporto via gomma e di quello via ferro per conseguire una crescente decarbonizzazione del settore. Per farlo - secondo De Filippis, - occorre puntare, come il Gruppo FS sta facendo, sul potenziamento dell’infrastruttura, anche grazie ai fondi del PNRR e soprattutto sulla trasformazione che il Piano industriale impone al settore merci del Gruppo FS che, da player del trasporto ferroviario sta diventando operatore di sistema per l’intera catena della logistica".

L’obiettivo del Gruppo FS, sottolineato anche nel Piano Industriale del Gruppo guidato da Luigi Ferraris, è quello di raddoppiare nei prossimi dieci anni la quota di merci trasportata su treno, oggi ferma all’11%. Per farlo la società si è impegnata a rinnovare la propria flotta con un investimento di 3 miliardi di euro fino al 2032.

 

Fondi che saranno impiagati per l’acquisto di 400 nuove locomotrici e circa 3600 carri in grado di viaggiare su tutta la rete europea. Mezzi più efficienti anche dal punto di vista energetico, più sostenibili e più tecnologicamente avanzati che permetteranno un ringiovanimento della flotta che passerebbe dagli attuali 30 anni ai sette anni di vita.

 

Come sottolineato sempre da Sabrina De Filippis, inoltre, va nella direzione di potenziare le infrastrutture del trasporto merci, anche il rinnovo dei cosiddetti snodi intermodali, ovvero terminal gomma-ferro che garantiscono un trasporto merci sinergico sia sulle lunghe distanze che sul primo e ultimo miglio.