C’era anche il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini oggi a Maratea, in Basilicata, per inaugurare la riapertura della strada statale 18 “Tirrena Inferiore”, interrotta a causa della frana del 30 novembre scorso, originatasi dal versante roccioso vicino Castrocucco, in provincia di Potenza. Una visita per guardare da vicino il risultato di mesi di lavori che hanno visto ANAS, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, farsi subito carico dell’opera di ripristino per permettere ai viaggiatori di percorrere un tratto fondamentale in un’area a grandissima vocazione turistica.
La visita del Ministro Salvini, inoltre, pone l’accento sull’importanza delle infrastrutture per il Mezzogiorno del Paese, come dimostrato anche dall’impegno del Gruppo FS per il completamento delle opere strategiche in campo ferroviario e stradale in ambito PNRR e non solo. Proprio come ricordato ieri dall’AD di FS Luigi Ferraris, nell’ambito dell’Assemblea di AGENS, infatti, Ferrovie dello Stato prevede di investire ben 55 miliardi di euro in 10 anni per migliorare le infrastrutture stradali, a cominciare proprio dal Sud Italia.
Matteo Salvini e Aldo Isi
Ad accogliere Salvini a Maratea anche Aldo Isi, Amministratore Delegato di ANAS, secondo cui la riapertura della Statale 18 è il frutto di “un impegno costante e proficuo, quello del personale di Anas, che nonostante le sfide di natura tecnica ed amministrativa, ha permesso di restituire al Territorio l’importante collegamento stradale in occasione dell’esodo estivo”.
La riapertura è stata possibile anche grazie al sistema di monitoraggio della parete rocciosa mediante sensori geotecnici con sistema di ‘early warning’ in tempo reale, informazioni previsionali ed elaborazione dei dati tramite droni, oltre alle sbarre meccaniche ai due lati della strada. La tratta di strada, proprio allo scopo di garantire il monitoraggio ed il presidio mediante personale Anas di esercizio, sarà fruibile tra le ore 7.00 e le ore 23.00; un’eventuale emergenza in orario notturno, infatti, richiederebbe tempi di gestione incompatibili con la necessaria tempestività d’intervento dettata dalla situazione.
Intanto, avanza la progettazione di un bypass per l’aggiramento della zona in frana, finalizzato a costituire un valido e duraturo percorso alternativo a partire dall’autunno, per un investimento complessivo di 5 milioni di euro. Per quel che riguarda l’intervento definitivo, infine, che prevede la realizzazione di una galleria naturale in corrispondenza dell’area in frana, sono in corso i sondaggi geognostici, propedeutici all’avvio della progettazione.
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