Il trasporto ferroviario tra l’impatto innescato dal Covid, il proseguimento del rinnovo della flotta regionale di Trenitalia e l’accelerazione degli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Legambiente presenta il Rapporto Pendolaria 2022, lo studio dell’Associazione ambientalista che come tutti gli anni traccia lo stato di salute della mobilità su ferro gettando lo sguardo alle azioni da oggi al 2030 per il rilancio delle infrastrutture nelle aree urbane e più in generale per un nuovo sistema di mobilità pubblica e collettiva. Lo studio concentra l’attenzione sul nuovo scenario di investimenti previsti in Italia, per capire come questi possano rappresentare la svolta che le città aspettano da anni nel ridisegnare in chiave sostenibile gli spostamenti all’interno della Penisola e con le isole, tenendo conto delle diversità territoriali.
In questo contesto il Recovery Plan italiano si fa carico di investimenti senza precedenti per il trasporto ferroviario. La missione 3 “Infrastrutture per una mobilità sostenibile” prevede ingenti risorse per favorire un’autentica mobilità sostenibile. Ciò vedrà, in particolare, Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) impegnata nella gestione di un numero rilevante di cantieri complessi, in pieno coordinamento con tutti gli attori coinvolti.
LE AZIONI DI TRENITALIA
Sul fronte del trasporto gestito da Trenitalia, Sabrina De Filippis, direttore Business Regionale della società, ha voluto porre l’accento sulla vera e propria rivoluzione che ha toccato la mobilità ferroviaria regionale. Un cambiamento epocale forte della sinergia intrapresa con le Regioni, committenti del servizio, che ha consentito di portare a risultati positivi non solo in termini di rinnovo dei treni, ma anche per quanto riguarda i servizi e la qualità percepita dal cliente, con indici di gradimento sempre più in crescita. “Le Regioni hanno creduto molto nelle nostre proposte a lungo periodo”, ha ricordato De Filippis sottolineando quanto sia stato importante sottoscrivere Contratti di Servizio di lunga durata fino a 15 anni - l’ultimo in Friuli Venezia Giulia in vigore da gennaio - che permettono investimenti e migliorano il servizio.
“C’è grande fiducia verso la mobilità regionale e locale. Abbiamo avviato nel 2019 una forte azione di rinnovo della flotta che possiamo considerare una rivoluzione unica nella storia dei pendolari", ha sottolineato De Filippis. "Ad oggi il 40% dei treni regionali è di ultima generazione e rispetta tutte le caratteristiche di sostenibilità ambientale per quanto riguarda materiali riciclabili e consumi energetici ridotti. Inoltre, i nuovi treni sono pensati e costruiti attorno alle esigenze del cliente che si sposta per motivi di lavoro, studio e tempo libero”. Treni che saranno sempre più protagonisti della mobilità pendolare metropolitana, urbana ed extraurbana, anche in un’ottica di rilancio turistico post-pandemia. “Abbiamo una rete capillare di collegamenti - ha evidenziato - e di volta in volta studiamo gli hub del trasporto più importanti in un’ottica di maggiore intermodalità con gli altri mezzi”.
Un impegno confermato anche sul versante della media e lunga percorrenza su cui FS Italiane ha deciso di investire e rafforzare, come ha ricordato Domenico Scida, direttore Business Intercity di Trenitalia. “Il servizio Intercity consente di collegare le grandi e medie città italiane, di giorno e di notte, e negli ultimi anni ha sicuramente riacquisito passeggeri. Tocchiamo più di 200 stazioni sul territorio nazionale, con il 53% di treni al Sud, accompagnando il servizio con un forte ammodernamento e revamping della flotta e un rinnovo dei servizi”.
LE AZIONI DI RFI
Il rilancio della mobilità su ferro passa anche dalle azioni di Rete Ferroviaria Italiana per migliorare le interconnessioni e i servizi nelle stazioni ferroviarie. “Il PNRR offre una grande occasione per potenziare la mobilità su ferro – ha evidenziato nel suo intervento Christian Colaneri, Responsabile Direzione Commerciale RFI - e non possiamo perdere un’occasione così importante. Gli interventi nei nodi urbani, il miglioramento delle connessioni nelle grandi città e la possibilità di offrire nelle stazioni di proseguire il viaggio con altri mezzi collettivi e sostenibili è fondamentale per assicurare il rilancio della mobilità ferroviaria nel Paese”.
IL RAPPORTO PENDOLARIA DI LEGAMBIENTE
Lo studio di Legambiente affronta anche il tema del nuovi modelli di trasporto dettati dalle rinnovate esigenze dei passeggeri. L’istantanea scattata dall’Associazione indica un 2021 caratterizzato da passeggeri in riduzione su tutti i treni, dall'Alta Velocità e Intercity (fino a -40%) a quelli regionali (-45%). Inoltre, a differenza delle città europee, sono poche le piste ciclabili a disposizione dei cittadini.
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15 aprile 2025