Operativa dall’8 marzo per i servizi di traghettamento dei treni passeggeri e merci sullo Stretto, la nuova nave Iginia di RFI è stata inaugurata oggi, lunedì 7 marzo, nel corso di una cerimonia di presentazione della nuova imbarcazione che fa del rispetto dell'ambiente la sua caratteristica principale. Iginia ha infatti ottenuto la certificazione “Green Plus” - il massimo attestato nel campo della sostenibilità - dal Registro Italiano Navale, a conferma dell’impegno del Gruppo FS su questo fronte. Tra le particolarità che accompagnano la nave, non solo per il potenziamento dei trasporti sullo Stretto, ma anche verso una maggiore sostenibilità per il suo attraversamento, va ricordato il sistema di propulsione garantito, tra l’altro, da due pacchi di batterie ricaricate da pannelli solari già installati, o da prese di terra nelle invasature. A bordo sono inoltre presenti innovativi impianti di trattamento delle acque di sentina e delle acque nere, e sono installati propulsori elettrici che azzerano le emissioni inquinanti e di CO2 in porto e nelle manovre di entrata e di uscita.

Al taglio del nastro, presso il porto di Messina, erano presenti il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini, l’Amministratrice delegata di Rete Ferroviaria Italiana Vera Fiorani e il Direttore Navigazione RFI Giuseppe Marta, insieme al Vice presidente Regione Siciliana, Gaetano Armao, e al Commissario Straordinario di Messina Leonardo Santoro.

Nave Iginia

Il varo della nuova nave è solo il primo passo dell'ampio piano degli interventi programmati dal governo con i fondi del Pnrr e i fondi statali per agevolare il collegamento tra Calabria e Sicilia nel segno della sostenibilità ambientale. Dall'estate il tempo di attraversamento ferroviario verrà dimezzato”, ha commentato il Ministro Giovannini. “Il piano per migliorare i servizi, favorendo la transizione ecologica della mobilità marittima, è articolato in numerosi interventi che vanno dalla riqualificazione delle stazioni ferroviarie, degli approdi e delle stazioni marittime al miglioramento dell’accessibilità stradale ai porti”.

Inaugurazione nuova nave Iginia sullo Stretto di Messina

CARATTERISTICHE TECNICHE

Lunga 147 metri e larga 19, Iginia ha una capacità massima pari a 27 carri ferroviari su 4 binari. Può ospitare 700 persone, compreso l’equipaggio. Massimo confort anche per gli spazi interni, con un salone principale con sala bar da 339 posti a sedere, di cui 29 postazioni dedicate alle persone a mobilità ridotta, 7 postazioni per carrozzelle, 101 i posti a sedere nel salone di poppa e 198 nel salone aperto all’esterno. Il sistema di governo è garantito da tre motori principali e tre propulsori azimutali a passo variabile, mentre due eliche trasversali ne consentono la massima manovrabilità. Dalla celata di prora, attraverso il ponte mobile, sono effettuate le operazioni di carico/scarico di carrozze e carri ferroviari. Gli eventuali mezzi gommati, invece, accedono al ponte di carico dal portellone di poppa e da quello laterale, oltre che dalla celata di prora.

Iginia è stata costruita dall’Associazione Temporanea d’Imprese composta dalla mandataria T. Mariotti S.p.A. e dalla mandante Officine Meccaniche Navali e Fonderie San Giorgio del Porto S.p.A., per un investimento economico è di 57 milioni di euro, 7 dei quali finanziati dal Pnrr per la tecnologia Green, la cui implementazione sarà avviata a partire dal prossimo novembre. La nuova nave potenzia la flotta RFI di navi fra Messina e Villa San Giovanni, assieme alla gemella Messina, a Villa, Scilla e alle navi della controllata Bluferries: Sikania, inaugurata lo scorso anno, la gemella Trinacria, in servizio dal 2018, Enotria, Fata Morgana e Riace. Il suo nome deriva dal termine greco hyghìeia ovvero “prospero, integro, in salute”. Figura della mitologia greca, figlia di Asclepio e di Epione, era venerata come dea della salute. Nella religione greca e romana era associata alla prevenzione dalle malattie e al mantenimento dello stato di salute. Eredita il nome dalla precedente Iginia, traghetto di RFI costruito nei Cantieri Navali del Tirreno e Riuniti di Ancona, che entra in servizio il primo ottobre del 1969 per il trasporto di convogli ferroviari, autoveicoli e passeggeri nello Stretto.

INVESTIMENTI SEMPRE PIÙ GREEN

“Abbiamo inaugurato, nel segno della sostenibilità, una nave green che attraverserà lo Stretto di Messina trasportando treni passeggeri e merci", ha affermato l’Amministratrice delegata di Rete Ferroviaria Italiana Vera Fiorani. "Un investimento da 57 milioni di euro che si aggiunge ad altre due gare per il rinnovo della flotta RFI: una, in corso, da 60 milioni di euro per la realizzazione di tre nuovi mezzi veloci con doppia alimentazione diesel/gas ed elettrica, destinati a potenziare la flotta di Blu Jet, e una seconda da 80 milioni per un’altra nave con tecnologie per la doppia alimentazione diesel/gas ed elettrica. Inoltre abbiamo avviato un piano di interventi in tutte le stazioni dello Stretto: Messina Centrale, Messina Marittima, Villa San Giovanni e Reggio Lido. Attività che riqualificheranno le stazioni di tutta l’area dello Stretto. A Messina Marittima si creerà un museo all’interno di una struttura bellissima che vanta mosaici di un grandissimo valore artistico. Gli interventi rinnoveranno i fabbricati, miglioreranno l’accessibilità delle stazioni ma soprattutto l’intermodalità ferro-nave che interessa l'area dello Stretto. Per potenziare infrastrutture e collegamenti in Sicilia sono previsti investimenti complessivamente per oltre 12 miliardi di euro, funzionali a rivoluzionare la mobilità nell'Isola”.