In apertura una visuale lato marcia del Blues

Sui binari della Calabria arriva il secondo Blues, il treno ibrido del Regionale di Trenitalia (società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS). Il primo viaggio del nuovo convoglio a tripla alimentazione (batterie, elettrica e diesel) è avvenuto questa mattina con partenza alle ore 12:45 dal binario 1 della stazione di Sibari verso Catanzaro Lido. A bordo il Direttore Regionale Calabria Trenitalia Maurizio Fanelli, l’Assessore ai trasporti della Regione Calabria Emma Staine e il Sindaco di Cassano All’Ionio Giovanni Capasso.

 

Il nuovo Blues circolerà sulla linea ionica, da Reggio Calabria a Sibari, e conferma la missione del Regionale di Trenitalia verso il rinnovo della flotta in Calabria. Un ulteriore passo avanti che rientra nel piano di investimenti complessivi propedeutici a migliorare l’offerta a favore di pendolari e viaggiatori con oltre 300 milioni di euro di cui 210 per il rinnovo della flotta (140 circa a carico della Regione Calabria). Saranno 27 i treni che rientrano nel piano delle consegne di cui 14 Pop a 4 casse (7 già consegnati) e 13 Blues che porteranno l’età media della flotta calabrese dai 29 anni del 2018 ai 9 nel 2026.

Blues

Uno scatto della presentazione

«Il nuovo treno Blues che entra in servizio oggi – ha dichiarato il Direttore Business Regionale e Sviluppo Intermodale di Trenitalia Maria Annunziata Giaconia - rappresenta un’ulteriore conferma del piano investimenti per il rinnovo della flotta in Calabria. I Blues sono treni innovativi, interamente Made in Italy, che contribuiranno a migliorare l’esperienza di viaggio e a vantaggio di cittadini e turisti, con evidenti benefici per l’ambiente e un’impronta sostenibile, a partire dalla scelta dei materiali che li compongono, riciclabili al 95%».

 

Il treno, progettato e costruito da Hitachi Rail per venire incontro alle esigenze dei passeggeri, rappresenta un importante salto generazionale grazie alla tripla alimentazione che permette oltre al motore elettrico, di viaggiare sulle linee non elettrificate con motore diesel e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate o durante la sosta nelle stazioni, così da evitare l’uso di carburanti e azzerando emissioni e rumori. La tecnologia ibrida è funzionale alla riduzione del 50% del consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel. Grazie a queste innovazioni il treno può viaggiare in massima flessibilità e può dare un impiego più efficace dei convogli sulle linee.   

Blues

Il treno ibrido Blues di Trenitalia

Altra caratteristica fondamentale del primo treno ibrido di Trenitalia, è l’impronta sostenibile che porta sui binari italiani: la scelta di materiali a elevato livello di riciclabilità (95%) alla riduzione del consumo di carburante e delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel, fino alla disponibilità di un massimo di otto postazioni bici. A disposizione dei viaggiatori 219 posti a sedere nella configurazione a 3 casse e 300 su quello a 4 casse. Il treno inoltre è dotato di un innovativo sistema di climatizzazione, con ottimizzazione dei consumi in base all’effettivo numero di passeggeri trasportati.

Interni Blues

Una panoramica interna del Blues

Ieri invece è stata l'occasione per testare il Blues con la nuova alimentazione a HVO (acronimo di olio vegetale idrotrattato) un biocarburante prodotto da materie prime di origine rinnovabile e fornito da Eni Sustainable Mobility che può contribuire alla riduzione di oltre l’80% delle emissioni di CO2.

 

Sui binari calabresi entro la fine del 2023 arriverà un ulteriore treno Blues, per dare ancora più rilevanza portare a una vera e propria rivoluzione nell’esperienza di viaggio in termini di versatilità per un innovativo supporto all’aumento della qualità dei servizi per chi ogni giorno sceglie il treno per motivi di studio o lavoro ed al rilancio del sistema turistico calabrese.  

 

(A.M.)

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