Emozionante, esclusivo, ricco di fascino. Il treno di Dante è un’esperienza unica nel suo genere, un mezzo storico capace di viaggiare, tra Emilia-Romagna e Toscana, per scoprire i luoghi visitati dal Sommo Poeta durante il suo esilio.
Un approccio al viaggio che piace sempre di più. Sono, infatti, quasi settemila (+37,5% rispetto al 2021) le persone che quest’anno sono salite a bordo del "Centoporte" messo a disposizione dalla Fondazione FS Italiane, uno dei simboli della locomozione ferroviaria italiana ispirato alle diligenze dei primi del Novecento e caratterizzato da interni interamente in legno, per ripercorrere il viaggio dell’Alighieri lungo i 136 chilometri che separano Firenze da Ravenna. Significativo, inoltre, anche il numero degli operatori coinvolti dell’iniziativa: 260, fra i quali 13 musei, 3 società di promo-commercializzazione dei territori, pro loco e comuni della tratta, 16 ristoranti, 25 hotel, 64 tra tour operator e agenti di viaggi di ben 13 regioni italiane.
Numeri, quelli della seconda edizione del Treno di Dante (iltrenodidante.it), che hanno spinto gli organizzatori a pensare già al futuro. “Per il secondo anno consecutivo- spiega il direttore generale della Fondazione FS, Luigi Cantamessa - il Treno di Dante ha fatto registrare un grande successo di pubblico contribuendo a valorizzare gli splendidi borghi dell'Appennino Tosco-Romagnolo. La Fondazione Fs non farà mancare il proprio contributo per rendere l'edizione 2023 ancora più ricca e coinvolgente”. L’edizione 2023 ha, infatti, già una sua struttura. Le prime corse sono previste a Pasqua e si effettueranno nei mesi di aprile-maggio e poi settembre-ottobre, con due appuntamenti speciali: “crociere” di tre giorni/due notti in Emilia-Romagna, per scoprire le bellezze artistiche e culturali e le tradizioni di importanti città d’arte, oltre ovviamente Ravenna.
Un coro unanime di tutti gli attori che hanno reso possibile questo successo. “I risultati ottenuti dal Treno di Dante sono in continua crescita- aggiunge il presidente de Il Treno di Dante Srl, Massimo Bucci- Nel suo secondo anno di programmazione emerge un fattore di grande rilievo, ben oltre il solo conteggio degli ospiti che hanno viaggiato tra Firenze e Ravenna ed è il suo valore in termini di visibilità e interesse che genera per il territorio. Possiamo infatti affermare che il treno rappresenta il trait d’union tra ambiti che, oggi, possono vantare di essere collocati su un itinerario di grande interesse per i mercati, stranieri in particolare”.
Il Treno di Dante è un progetto voluto dalla Regione Emilia-Romagna con l’utilizzo dei treni storici della Fondazione FS, sviluppato grazie alla collaborazione con Apt Servizi Emilia-Romagna e Toscana Promozione Turistica.