In apertura un tratto della Via Verde dei Trabocchi, foto di Claudio Di Dionisio
FS Italiane partecipa agli Stati Generali del Patrimonio Italiano, evento digitale patrocinato dal CNEL (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro), che vede confrontarsi 150 delegati ed esperti in rappresentanza delle più autorevoli ed importanti organizzazioni private e pubbliche che operano nel settore del patrimonio.
«L’impegno è quello di progettare uno scenario nel quale il patrimonio rappresenti anzitutto una opportunità di lavoro e di occupazione per le giovani e future generazioni. Ma anche il motore per lo sviluppo dell’economia e del turismo», spiega Ivan Drogo Inglese, presidente degli Stati Generali del Patrimonio Italiano.
A rappresentare il Gruppo nella prima assemblea di insediamento, Stefano Pierini, Direttore Centrale Finanza e Patrimonio, che è intervenuto sottolineando come FS rappresenti un proprietario immobiliare di importanza nazionale grazie al recupero di siti industriali storici e alla riqualificazione di ex scali e linee ferroviari diventati un esempio virtuoso di sviluppo sostenibile dei centri urbani e della mobilità.
IL PATRIMONIO STORICO
La valorizzazione del patrimonio storico e la necessità di tener viva la memoria del lavoro dei colleghi del passato, fondamentale per il processo di unificazione dell'Italia nei primi del '900, spingono il Gruppo a fondare nel 2013 la Fondazione FS Italiane.
In questi pochi anni di attività la Fondazione ha recuperato vecchi siti industriali e ha dato vita a musei ferroviari unici e bellissimi come quello di Pietrarsa, oggi diventato una meta obbligatoria per i turisti provenienti da tutto il mondo. Ha dato inoltre un impulso determinante al turismo ferroviario e alla mobilità dolce con i treni storici, dove le rotaie si uniscono alle bellezze di territori e paesaggi della Toscana, della Lombardia, della Sicilia regalando esperienze di viaggio uniche nel loro genere.
Il salone locomotive del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa
VALORIZZAZIONE DELLE STAZIONI E SVOLTA GREEN PER GLI EX SCALI
La valorizzazione dei principali hub ferroviari del Paese continua ad attrarre l’interesse di viaggiatori, cittadini, aziende ed investitori, tanto che la Banca Mondiale ne ha fatto oggetto di studio. I capitali privati e pubblici investiti nello sviluppo commerciale delle stazioni hanno infatti creato valore economico ed opportunità di lavoro, nell’assoluto rispetto del patrimonio artistico e storico che questi scali rappresentano.
Rendering del progetto INNESTO a Greco-Breda, © Barreca & La Varra, Wolf Visualizing Architecture
Per le stazioni non più funzionali all'esercizio ferroviario, il Gruppo è da anni impegnato nella riqualificazione di questi spazi al fine di contribuire alla rigenerazione delle aree urbane cittadine. Ne sono un esempio gli ex scali milanesi di Porta Romana e Greco-Breda: nel primo sorgerà il Villaggio Olimpico del 2026, il secondo sarà il primo quartiere di social housing a zero emissioni. Entrambi i progetti si inseriscono nell'Accordo di Programma tra FS e il Comune di Milano che prevede la riqualificazione di sette ex scali ferroviari (Rogoredo, Farini, Greco-Breda, San Cristoforo, Lambrate, Porta Romana e Porta Genova).
LE GREENWAYS
Nell’ambito del percorsi di valorizzazione del proprio patrimonio, in collaborazione e dialogo con le Amministrazioni Locali italiane, il Gruppo FS sta portando avanti il progetto delle greenways, percorsi verdi pubblici multifunzionali realizzati lungo il tracciato delle linee ferroviarie dismesse. Asset oggi improduttivi diventano infrastrutture per la mobilità lenta a beneficio dello sviluppo sostenibile del territorio e del turismo, soprattutto quello ciclistico.
Tratto emiliano della Ciclovia del Sole
Tra le greenways che più stanno riscuotendo attenzione nell'ambito del cicloturismo italiano ci sono la Via Verde della Costa dei Trabocchi e la Ciclovia del Sole.
Il primo, in Abruzzo, è un percorso ciclopedonale di 42 chilometri lungo uno dei tratti di costa più belli e suggestivi del Paese, raggiungibile con i collegamenti regionali di Trenitalia Trabocchi Line. La seconda è la pista ciclabile che sorge sull’ex ferrovia Bologna-Verona, della quale è stato da poco inaugurato il tratto emiliano (46km) che dalla provincia di Modena arriva alle porte di Bologna.
La pista ciclabile sorge sull’ex ferrovia Bologna-Verona
13 aprile 2021