«Finché non comincia Detto Fatto mi porto avanti col lavoro e giro una serie per Rai1: Il medico della mala, con Marco Bocci, Violante Placido e Loretta Goggi. Interpreto un personaggio molto interessante». Bianca Guaccero anticipa subito i suoi progetti lato fiction, su un set barese che la riempie di gioia: «Sono nella mia Puglia, con mamma e papà che, per colpa del lockdown, quest’anno ho visto pochissimo. Mi godo ancora la mia famiglia prima di iniziare a fare la spola tra Milano e Bari». L’attrice e conduttrice, alle 15:00, torna al timone della popolarissima trasmissione dall’anima factual targata Rai2.

 

Quest’anno, a causa del Covid-19, il programma è stato sospeso per un periodo. Per non abbandonare il pubblico avete realizzato dirette su Instagram. Che cosa vi ha insegnato quell’esperienza?

A me ha dato molto il contatto con la gente, regalare sorrisi alle persone chiuse nelle loro case. In quel momento avevamo tutti bisogno di amore. È stata una situazione che mi ha segnata, ma allo stesso tempo mi ha unito agli altri, facendo cadere delle barriere.

 

Cambierete il format alla luce di quello che avete imparato?

Il format è lo stesso, ma voglio ascoltare e aiutare le persone a risolvere i piccoli, grandi problemi di questo momento storico, come si fa in una grande famiglia. Questo può diventare il nuovo Detto Fatto: un programma che mette le persone al centro di tutto. I tutorial saranno al loro servizio, anche dopo l’esperienza maturata sui social.

 

Altre novità?

Nuovi tutor si aggiungeranno a quelli storici. Abbiamo lottato tanto per regalare una nuova identità allo show tirando fuori le personalità dei protagonisti: l’ironia e l’elegante sarcasmo di Carla Gozzi, l’alchimia particolare creata con Jonathan Kashanian. E poi Gianpaolo Gambi, il mio braccio destro, con il quale ricorderemo i capisaldi della tv del passato, riproponendo sketch, balletti e momenti indimenticabili del piccolo schermo. Quel tipo di televisione da tenere vicina e alla quale ci ispiriamo.

 

Tre anni fa, quando hai preso in mano il testimone della trasmissione, sei stata bersaglio di critiche e confronti con la conduttrice precedente, Caterina Balivo. Sfida vinta?

Non abbasso mai la guardia e non mi sento mai arrivata. Per me è un grande stimolo: devo sempre capire le esigenze di chi ho intorno, mettermi in discussione e stare bene con me stessa. Detto Fatto è una palestra esistenziale importantissima, mi fa lottare continuamente senza perdere la rotta della positività. Mi sento in debito con la vita: devo ancora migliorare, fortificarmi. Forse dovrei imparare a godermi di più quello che ho fatto.

 

Canti, balli, reciti, conduci. C’è un sogno oltre Detto Fatto?

Riportare in tv il grande varietà Milleluci, che nel 1974 vide unite alla conduzione Mina e Raffaella Carrà, con una trasposizione moderna. Sogno sempre in grande, tanto non costa niente (ride, ndr).

Articolo tratto da La Freccia