In apertura, Tiziano Guardini © Luigi Ciuffreda
Romano, classe 1980, ecodesigner e vincitore del Franca Sozzani Green Carpet Challenge Award 2017, gli Oscar della moda dall’animo verde.
Tiziano Guardini non separa il suo impegno per l’ambiente dall’amore per il Fashion. Dal 2019 entra a far parte ufficialmente del calendario della Milan Fashion Week e da più di un anno si è trasferito all’ombra del Duomo. In questo periodo a casa, per le restrizioni dovute al Covid-19, non dimentica, però, la sua famiglia e le sue origini.
Dove vorresti andare quando l’isolamento sarà finito?
Ci penso spesso. Sicuramente, dopo aver sistemato alcune cose di lavoro qui a Milano, prenderò il primo treno per Roma, la mia città di nascita, dove vive la mia famiglia. Mia madre era venuta da me a febbraio per la presentazione della mia nuova collezione alla Fashion Week e, rientrando nella Capitale, si è messa in quarantena volontaria. Abbiamo entrambi bisogno di ritrovarci in un abbraccio. Poi, ho bisogno di risentire il profumo del mare e il rumore delle onde che si infrangono sul bagnasciuga, quindi subito dopo prenderò la tenda e andrò in campeggio a Tropea, in Calabria. Un posto a cui sono profondamente legato fin da bambino: con la mia famiglia ci trascorrevamo almeno due settimane durante l'estate. In riva al mare vivi scalzo e nuoti tutto il giorno, ti riconnetti con la natura e ti addormenti guardando le stelle,
Tropea, © travelbook/AdobeStock
Come trascorri questo tempo in casa?
Per me la parola chiave di questo tempo è "avere cura" di se stessi e degli altri, forse più precisamente avere cura del tutto. Credo che sia arrivato il momento di riscoprire la consapevolezza di far parte di un unico organismo vivente chiamato “famiglia umana”, certi che le azioni di ogni singolo individuo facciano
la differenza. Io sto facendo molta meditazione, sono buddista e la preghiera mi aiuta a ritrovare costantemente una centratura, quindi mantengo la sveglia presto e inizio la giornata così. Sto lavorando da casa e questo mi permette di mantenere attivo
anche il mio staff, alle 9 siamo tutti su Skype. Infine, questo tempo mi ha permesso di ritrovarmi, di tornare ad avere le mani sporche di farina come mi succedeva quando ero piccolo nella cucina di mia nonna, di seguire corsi di yoga online e riprendere i libri che avevo lasciato in standby. E poi è primavera, quindi ho messo piante nuove in balcone, anche come buon auspicio.
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