Mentre nelle radio sta suonando il nuovo brano Che t'o dico a fa', la sua hit Ci pensiamo domani è stata uno dei tormentoni estivi con oltre 32 milioni di stream, più di dieci milioni di views e due dischi di platino. Con l’arrivo dell’autunno Angelina Mango, classe 2001, vincitrice nella categoria Canto del talent show Amici di Maria De Filippi, porta in tour nei club l’album Voglia di vivere, che ha già ottenuto la certificazione d’oro. Dopo le tappe di Napoli e Bari oggi e a Roma e poi Firenze (18), Torino (19), Bologna (21) e Milano (23). Gran finale – salvo cambiamenti – a Roncade (Treviso) il 26. Niente male per la giovanissima e talentuosa cantautrice.
Come ti fa sentire tutto questo successo?
Grata e fiera, come se il mio lavoro avesse sempre più valore. È una responsabilità positiva.
Ci hai messo un po’ a importi. Le difficoltà maggiori che hai incontrato?
Quelle dentro la mia testa. Quando mi sono sbloccata è andato tutto meglio. Il lavoro coincide con lo stato mentale, probabilmente non ero pronta a vivere certe emozioni.
La canzone più rappresentativa di questo nuovo album?
A livello concettuale e affettivo la title track Voglia di vivere: vorrei che le persone, dopo i miei live, si portassero a casa proprio questo desiderio. E poi Mani vuote: un salto nell’adolescenza, quando problemi e paranoie, che ora non ci sono più, sembravano giganti. Mi libera l’anima.
In famiglia hai sempre respirato musica. L’insegnamento più importante ricevuto?
Il rispetto nei confronti del talento. Si possono avere alcune doti ma bisogna lavorare e impegnarsi, altrimenti è uno spreco.
Come rappresentante della Generazione Z, quali messaggi vuoi trasmettere al pubblico?
Non avere paura dei pregiudizi e dire sempre la propria opinione. Sul palco bisogna essere veri: se non lo sei le persone lo capiscono.
La tutela dell’ambiente è rilevante per te?
Molto. La mia generazione si trova a vivere su un pianeta da salvare. Siamo al limite, il nostro primo dovere è rendere il mondo migliore.
Hai trascorso l’infanzia e l’adolescenza in provincia di Potenza, tra Maratea e Lagonegro, e poi ti sei trasferita a Milano. Cosa ti hanno dato e cosa ti hanno tolto questi luoghi?
La Basilicata mi ha trasmesso i valori e l’etica morale. E mi ha donato un’infanzia libera. Però mi ha privato di alcune occasioni ed è un peccato che molti giovani siano costretti a lasciare questa terra stupenda per lo stesso motivo. Milano mi ha tolto il mare, ma mi ha offerto tante opportunità e incontri bellissimi.
Stessa domanda, declinata sul talent Amici.
Mi ha regalato divertimento, disciplina e il vantaggio di concentrarmi su me stessa. Ma mi ha sottratto gli affetti per sei mesi.
Il tour nei club è tutto sold out.
Non vedevo l’ora! Col mio gruppo siamo molto uniti, suoniamo insieme da anni: condividere il palco è la cosa più bella che ci sia.
Se ti dico Sanremo che mi rispondi?
È una possibilità.
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