Il quartier generale di AFV Beltrame Group a Vicenza

Rispondere sempre in termini innovativi alle sfide del mercato e sapersi adattare alle esigenze del contesto economico e sociale. È questo l’approccio che contraddistingue da sempre l’operato di AFV Beltrame Group, azienda leader in Europa nella produzione di laminati mercantili, travi, acciai speciali e per cemento armato destinati a differenti ambiti di impiego, dal settore edile alla cantieristica navale.

L’impresa di Vicenza, che vanta una storia secolare, oggi vuole rendere sempre più sostenibili le attività e i processi di produzione. E ha lanciato anche l’acciaio carbon neutral Chalibria, che punta a ridurre in modo significativo le emissioni di CO2. Del passato dell’azienda e della sua evoluzione ci parla la vicepresidente Barbara Beltrame Giacomello, Group Chief Marketing & Communications Officer del gruppo.

 

Quali sono state le tappe fondamentali del percorso e a che punto siete ora?

Siamo un gruppo internazionale con quasi tremila dipendenti, 12 laminatoi e quattro acciaierie a forno elettrico. Ma la nostra attività è cominciata nel 1896, quando Antonio Beltrame ha fondato una piccola impresa di riparazioni meccaniche e carpenteria con fucina. L’azienda è cresciuta in maniera graduale e, già nel primo decennio del XX secolo, si è specializzata nella produzione di motori a vapore, pompe, impianti per molini, stabilimenti industriali e filande. Negli anni ‘60 e ‘70 abbiamo conquistato il mercato nazionale e subito dopo ci siamo rafforzati anche su quello estero. Oggi

Beltrame Group ha una presenza sostanzialmente europea. In Italia, oltre che a Vicenza, dove ha sede il quartier generale, abbiamo altri due stabilimenti: a San Giovanni Valdarno, in provincia di Arezzo, e a San Didero, vicino Torino. I siti produttivi fuori dai confini nazionali sono invece quattro: uno in Francia, uno Svizzera e due in Romania. 

Barbara Beltrame Giacomello

Barbara Beltrame Giacomello

Che rapporto avete con il territorio in cui operate?

La visione del gruppo è indirizzata anche verso le comunità che condividono con noi non solo l’ambiente fisico ma anche l’interesse affinché l’intero tessuto sociale prosperi e si sviluppi all’insegna dell’inclusività, della condivisione e del benessere. Siamo un’azienda e una società ma anche un ecosistema. Per questo sosteniamo attività di vario genere e finanziamo progetti a favore di enti e associazioni locali senza scopo di lucro. Vogliamo contribuire alla solidarietà sociale, e per farlo ci impegniamo a favore dell’infanzia, per esempio, e nel settore culturale e sanitario collaborando con università e centri di ricerca. Il bene comune si sostiene, prima di tutto, tutelando e rispettando le necessità delle persone e questo significa anche prendersi cura del territorio.

 

A questo proposito, quali sono le vostre iniziative in tema di sostenibilità ambientale?

In tutte le nostre attività e in ogni processo di produzione integriamo la sostenibilità in modo trasversale. Un po’ per il dovere di adeguarci a normative sempre più stringenti in materia, un po’ per la necessità di mantenere una competitività sfidante. Il gruppo

ha definito come cuore della propria strategia un piano di decarbonizzazione e una roadmap precisa per ridurre le emissioni di CO2.

Quelle generate durante le attività sono al di sotto delle medie internazionali ed europee di settore, ma l’azienda intende migliorare ancora di più le proprie performance e si è data un obiettivo ambizioso: ridurre, rispetto ai già bassissimi livelli attuali, di un altro 40% le emissioni entro il 2030.

La produzione nello stabilimento di Vicenza

La produzione nello stabilimento di Vicenza

Come pensate di riuscirci?

Negli stabilimenti in Francia, Svizzera e Romania abbiamo dato avvio alla sostituzione dei forni a gas con macchine nuove molto più performanti in termini di emissioni. Inoltre, stiamo progettando e realizzando sistemi di recupero del calore e installando sistemi di controllo digitale. Anche l’economia circolare contribuisce al processo di trasformazione: le scorie di acciaieria e di affinazione trovano utilizzi interni oppure soddisfano la domanda green delmercato delle costruzioni sostituendo la ghiaia o la sabbia. L’anno scorso, insieme ad altre due aziende, abbiamo costituito Renewability, un consorzio che ha l’obiettivo di investire nella costruzione di impianti da fonti rinnovabili e di fornire l’energia elettrica prodotta a ciascun membro. Al momento abbiamo tre impianti fotovoltaici in Abruzzo, due nel Lazio, mentre un secondo lotto è stato acquistato in Sicilia all’inizio del 2023. A questa strategia di decarbonizzazione si aggiunge l’acciaio Chalibria, risultato di un progetto che ci sta particolarmente a cuore.

 

Di cosa si tratta?

È il nostro acciaio certificato carbon neutral. L’idea nasce dall’impegno del gruppo di ridurre in modo significativo le emissioni di CO2, quelle che non siamo ancora in grado di diminuire attraverso l’impegno quotidiano. La carbon neutrality di Chalibria è ottenuta compensando le emissioni di CO2 attraverso l’acquisto di crediti di carbonio su base volontaria. Questi token, dedicati alle imprese intenzionate a compensare le emissioni di anidride carbonica con iniziative green, circoleranno sempre meno quando gli investimenti del piano di decarbonizzazione, che sarà attuato nei tempi dettati dai programmi europei, ci consentiranno di ridurre l’impatto dei processi produttivi sull’ambiente.

 

Che cosa significa Chalibria?

La parola fa riferimento ai Chalybes, un popolo dell’antichità classica a cui si attribuisce l’invenzione della siderurgia. Un nome che dalle arcaiche fucine

guarda al domani, a un acciaio sempre più consapevole e circolare. Per noi è sinonimo di trasparenza e responsabilità.

 

Progetti per il futuro?

Ne abbiamo molti, la maggior parte dei quali include strategie e investimenti in materia di decarbonizzazione e sostenibilità per tutte le nostre sedi. Al centro di tutte le iniziative c’è una visione di industria ben precisa: un ecosistema in dialogo costante con tutti i suoi stakeholder, un motore che attiva il cambiamento, promuove e valorizza la trasformazione in corso.

 

Articolo tratto da La Freccia.