In apertura Bob Dylan, Endless Highway 2 (2015-2016)
«È molto gratificante sapere che le mie opere visive sono esposte al MAXXI, a Roma: un museo davvero speciale in una delle città più belle e stimolanti del mondo. Questa mostra vuole offrire punti di vista diversi, che esaminano la condizione umana ed esplorano quei misteri della vita che continuano a lasciarci perplessi. È molto diversa dalla mia musica, naturalmente, ma ha lo stesso intento». È lo stesso Bob Dylan a presentare con queste sue parole l’esposizione Bob Dylan. Retrospectrum, di cui il Gruppo FS Italiane è sponsor.
Bob Dylan, portrait ©William Claxton
Dal 16 dicembre al 30 aprile gli spazi del Museo nazionale delle arti del XXI secolo, realizzati da Zaha Hadid (l'archistar che ha progettato anche la stazione di Napoli Afragola), accolgono la prima retrospettiva in Europa dedicata al cantautore, immortalato però in panni inediti, quelli del pittore, disegnatore e scultore. In altre parole, il Bob Dylan che non ti aspetti. Se la sua musica lo ha reso popolare in tutto il mondo, tanto da valergli il premio Nobel per la letteratura nel 2016 “per aver creato una nuova espressione poetica nell'ambito della grande tradizione della canzone americana”, l’evento capitolino accende i riflettori sulle sue produzioni visive: oltre 100 opere tra dipinti, acquerelli, disegni a inchiostro e grafite, sculture in metallo e materiale video, realizzati in oltre 50 anni di creatività artistica a tutto tondo.
Bob Dylan, Red Sunset (2019)
Musica e arte visiva, ovviamente, non sono mondi lontani: i temi che Bob Dylan ha reso unici nei suoi brani cambiano semplicemente forma, da note musicali e parole a schizzi di matita e pennellate. Nei suoi dipinti si ritrova così il paesaggio americano più profondo, non quello dell’immaginario main stream che gli Stati Uniti hanno costruito di sé. Su tela proliferano così strade secondarie, paesaggi brulli, binari ferroviari, camion, pompe di benzina, motel, baracche, bar, negozi, cartelloni pubblicitari, insegne al neon. Una visione del mondo a cui si aggiunge quella acquisita da Dylan nelle sue esperienze oltreoceano. «Questa mostra – dichiara il curatore Shai Baitel – offre l’opportunità unica di vedere il viaggio creativo di Dylan attraverso il tempo e i luoghi, tra cui la scalinata di Piazza di Spagna, immortalata nell'opera Quando dipingo il mio capolavoro».
Bob Dylan, When I Paint My Masterpiece (2020)
BOB DYLAN. RETROSPECTRUM, UN VIAGGIO IN OTTO TAPPE
Un viaggio creativo è proprio ciò che il MAXXI offre ai suoi visitatori con quest’esposizione che ha già riscosso successo di pubblico al MAM di Shangai e al Patricia & Phillip Frost Art Museum di Miami. La versione romana si dipana in otto sezioni.
Bob Dylan, Spectator Sport (2020)
Bob Dylan, Marlboro Man (2021)
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