In apertura, Direzioni di Dimitar Harizanov  © Dimitar Harizanov

Fasci colorati convergono verso un punto focale che cela il terreno e si spalanca verso il cielo, rovesciando la prospettiva dell’osservatore fino a lasciarlo confuso e ammaliato, preda dell’appel du vide, il richiamo seducente del vuoto. È una delle fotografie vertiginose che il bulgaro Dimitar Harizanov ha scattato dai grattacieli meneghini, su cui si è arrampicato utilizzando delle corde e per cui si è guadagnato il soprannome di Spiderman. La sua mostra Milano colorata, dal 16 al 29 settembre nel Centro civico Giuseppe Verdi di Segrate, è solo una delle 140 esposizioni che compongono la 18esima edizione di Photofestival

Alice Arcando, Red Flag

Alice Arcando, Red Flag © Alice Arcando

La rassegna milanese dedicata alla fotografia d’autore dal 15 settembre al 31 ottobre è diffusa tra oltre cento location tra il centro della città, l’hinterland e alcune località in provincia di Monza, Lecco e Bergamo. Tra le mostre in programma, (In)naturalis di Alice Arcando viene ospitata dal 4 al 18 ottobre nello Spazio Lambrate di Milano e sposa alla perfezione il tema di quest’anno: Aprirsi al mondo, la fotografia come impegno civile. Attraverso alcuni scatti che mettono in mostra l’antropizzazione del territorio e il graduale allontanamento della natura dalla sua forma ancestrale, l’artista sceglie di diventare testimone di una problematica da affrontare nel minor tempo possibile, giocando su contrasti tonali e concettuali. 

Maria Vittoria Backhaus, Sleeping Beauty

Maria Vittoria Backhaus, Sleeping Beauty - immagine editoriale per iO Donna, Milano (2001) - Courtesy Alessia Paladini Gallery

Una splendida Cameron Diaz, immortalata nel 1993 dal franco-algerino Michel Haddi per Vogue Hommes, fa invece mostra di sé tra i ritratti delle celebrità in Michel Haddi: Beyond Fashion, dal 19 ottobre al 22 dicembre alla 29 Arts in Progress Gallery. Mentre il Multiverso di Marcello Vigoni, dal 15 al 25 settembre nelle sale di Palazzo Castiglioni, invita a intraprendere un percorso immaginifico capace di sfondare le barriere del visibile e abbracciare i simboli e le metafore che si nascondono nel reale. Ed ecco che dal prato, dagli alberi, dal cielo e dalle nuvole si aprono cassetti di un archivio infinito, colmo di significati talvolta impliciti ma condivisi, altre volte individuali e inafferrabili. Un incoraggiamento a cercare sempre il valore che si cela dietro le immagini e a tutto ciò che gli occhi riescono a percepire.

Articolo tratto da La Freccia settembre 2023