Foto di Red Bull Content Pool

«Mi piace molto questa pista. A Misano ho tantissimi ricordi legati alla mia infanzia. Penso a quando partivamo in camper con mio padre da Garbagnate Milanese e ci facevamo quattro ore di viaggio per andare a correre in Romagna. Qui ho disputato le prime gare e sono arrivate le vittorie con le moto vere». È il ricordo di Tony Arbolino stella italiana della Moto 2 noto per essere uno dei piloti più vincenti in questa categoria. Un ragazzo solare e spensierato che ha iniziato a correre su una mini moto a 4 anni e dal quel momento non ha più smesso. Oggi che di anni ne ha 23 è sempre in sella alla ricerca di quel centimetro di spazio per iniziare un sorpasso e tagliare il traguardo prima del suo avversario.

 

Attualmente il pilota lombardo che corre per il team Marc VDS Racing è secondo in classifica e lotta per il titolo mondiale. «Obiettivo per questa stagione - racconta - è quello di essere campione, non ce ne sono altri. Teniamo questo come piano A». Il giovane talento italiano sarà tra i piloti che questo fine settimana correranno a Misano Adriatico dove domenica 10 settembre si disputerà il Gran Premio Red Bull di San Marino e della Riviera di Rimini, la 10ma prova valida per il campionato mondiale. 

 

«La pista - dichiara Arbolino - tecnicamente non è tra le più facili. Ci sono tante curve una dopo l’altra, se sbagli la prima rischi di sbagliarne tutte. Quindi devi essere ancora più concentrato». Nel circuito romagnolo intitolato a Marco Simoncelli, dove domenica sono attesi oltre 100mila spettatori, scenderanno in pista i migliori piloti del mondo che lotteranno fino all’ultima curva per tagliare per primi il traguardo.

 

Alle 11.00 si disputerà la gara delle Moto 3 a cui seguirà alle 12.15 la Moto 2 dove vedremo Tony sfidare Pedro Acosta il pilota spagnolo attualmente leader della classifica mondiale. «Sarà una bella lotta con Pedro. Tra noi due c’è una bella rivalità, ma anche tanto rispetto. Quando scendiamo in pista si percepisce quella tensione che si trova nelle grandi sfide tra due sportivi. Domenica dalla mia avrò il supporto dei miei tifosi che mi aiuteranno a mettere la ruota davanti a quella degli avversari». Quegli amici che lo chiamano lo “Squalo”. «Un soprannome che hanno scelto i miei fan per il modo di correre e il mio stile guida, non ho fatto altro che accettarlo con piacere».

 

Alle 14.00 invece sarà la volta della MotoGP, dove gli occhi dei tifosi italiani saranno puntati sul Pecco Bagnaia che scenderà di nuovo in pista, dopo la brutta caduta di domenica scorsa nel Gran Premio di Catalunya in Spagna, che dovrà vedersela con Jorge Martin, Brad Binder, Aleix Espargaro, Maverick Viñales, Fabio Quartararo, Marco Bezzecchi e Luca Marini.

 

I piloti della classe regina si giocheranno la vittoria finale percorrendo 27 giri del tracciato romagnolo che supera di poco i 4 chilometri di lunghezza ed è composto da 16 curve, sei a sinistra e dieci a destra. Oltre da diversi i rettifili, il più lungo di questi misura 530 metri dove le moto raggiungono i 300 chilometri orari. Chissà se uno di loro riuscirà anche a battere il record del circuito di 1:31.065 realizzato da Bagnaia su Ducati nel 2021. Vicinissimo a Rimini, l’impianto di Misano Adriatico è stato costruito nel 1972. Teatro fisso dei GP italiani tra gli anni 80 e 90, è tornato nel calendario della MotoGP nel 2007. La pista è facilmente raggiungibile anche in treno dalla stazione ferroviaria di Misano Adriatico, sulla linea Adriatica, che si trova a pochi chilometri dal circuito.