Un piano, già in corso, per avere la massima copertura 4G su tutta la rete Alta Velocità entro in prossimi 18 mesi, e un progetto di lungo periodo che prevede un investimento di 2 miliardi di euro per estendere e potenziare la fibra ottica spenta lungo l’intera rete ferroviaria di 17mila chilometri. Al Meeting di Rimini l’Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane Luigi Ferraris ha fatto il punto su due dei progetti di innovazione e digitalizzazione che FS sta portando avanti per migliorare i servizi e le infrastrutture in chiave sostenibile. L’occasione è stata data dal talk dal titolo Il cambiamento possibile. Innovare per essere umani, di cui l’AD di Ferrovie è stato ospite martedì 23 agosto.
“Abbiamo messo l’innovazione e la digitalizzazione come elementi abilitanti del nostro Piano Industriale decennale che prevede 190 miliardi di investimenti focalizzati su infrastrutture fisiche, sviluppo della logistica e del trasporto passeggeri collettivo”, ha ricordato l’AD di FS: “Un primo obiettivo che ci siamo dati è di creare piattaforme comuni che consentano di colloquiare tra le varie anime della nostra realtà, come ad esempio le stazioni e i treni”. La connettività - ha spiegato Ferraris - è un elemento chiave, noi trasportiamo passeggeri e persone sui nostri treni e bus e abbiamo bisogno che queste siano collegate tra loro e con il mondo esterno”.
FS, ha spiegato l’AD, si sta muovendo su due piani: il primo è già in corso, e punta al miglioramento della qualità del servizio a bordo treno per l’alta velocità su un livello 4G nell’arco di 18 mesi. "Abbiamo appena implementato un upgrade da Milano a Bologna, ed entro dicembre andremo a coprire l’intera tratta Bologna-Firenze. In 18 mesi, dunque, avremo un livello 4G su tutta la rete AV”.
Ma l’obiettivo è avere gli stessi risultati anche sui treni regionali e sugli autobus. Il secondo progetto, infatti, è di più lungo periodo e con un investimento di 2 miliardi di euro inseriti nel Contratto di Programma porterà a estendere la fibra ottica spenta lungo l’intera rete ferroviaria.
Ferraris ha evidenziato come questi 17mila chilometri di rete ferroviaria raggiungano 2.200 stazioni, passando anche in aree rurali spesso non coperte adeguatamente dai segnali Tlc. “Vogliamo rafforzare questo livello di connettività con una fibra ottica spenta per inserire il wifi non solo sull’alta velocità, ma anche su tutti gli altri treni Intercity e Regionali. Questa infrastruttura - ha aggiunto - ha un grande potenziale, perché consentirà ai comuni di agganciarsi e migliorare la propria connettività. Pensiamo anche, per esempio, ai benefici che potrebbero essere portati agli agricoltori nel realizzare una pianificazione di irrigazione programmata”.
Nella seconda parte del suo intervento al Meeting di Rimini Ferraris si è poi concentrato sul rapporto tra tecnologia e uomo. La tecnologia, per il top manager di FS, deve in ogni caso rappresentare “un mezzo, non un fine”. “I nuovi algoritmi ci consentono di portare avanti delle attività che prima erano più manuali, c’è una sorta di disintermediazione dell’uomo, che va gestita adeguatamente. Contemporaneamente dobbiamo fare in modo che la tecnologia vada a supporto di nuove professionalità, il tutto attraverso una formazione adeguata, cambiando il modo di lavorare senza lasciare indietro nessuno”.
Secondo Ferraris la priorità sarà quella di sfruttare la possibilità di avere piattaforme integrate “nell’ottica del miglioramento della vita al passeggero, per una digitalizzazione capace di semplificare il viaggio e al tempo stesso migliorare il monitoraggio dell’infrastruttura, specialmente in un momento storico come questo dominato dai cambiamenti climatici”.
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