Si conclude a Taranto il viaggio del Treno del Ricordo. Partito da Trieste lo scorso 11 febbraio, il convoglio storico messo a disposizione dalla Fondazione FS Italiane e allestito con una mostra multimediale ha ripercorso idealmente quel viaggio compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati in Italia per sfuggire agli eccidi delle foibe. Prima di Taranto, dodici le tappe in cui il treno storico è stato aperto al pubblico, che numeroso ha visitato il museo itinerante realizzato all’interno delle carrozze con fotografie, valigie, vestiti e altri oggetti appartenuti agli esuli.
L'arrivo del Treno del Ricordo giunto in stazione intorno alle ore 11,00 è stato salutato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso alla presenza del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, della consigliera regionale delegata alla Cultura Grazia Di Bari, del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e del Prefetto di Taranto Paola Dessì.
«Il Treno del Ricordo è un evento significativo. Al suo interno ci ricorda una delle pagine più buie e tragiche della nostra Nazione» ha commentato il Ministro Urso.
«Anche all'epoca dell'esodo istriano - ha dichiarato il Presidente Emiliano - la Puglia seppe dimostrarsi terra di accoglienza. In quel caso, accoglievamo compatrioti che ritornavano dopo avere patito pene infinite. Davanti agli scempi prodotti dalle guerre, dobbiamo superare le divisioni affinché tragedie del genere non si verifichino mai più».
«La tragedia delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata – ha commentato Grazia Di Bari - non deve essere dimenticata, ed è impegno e responsabilità delle istituzioni rendere dignità a tutte le vittime e alle famiglie che furono costrette a lasciare le loro terre d'origine».
Il progetto Treno del Ricordo, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, è stato realizzato dalla struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio Luce e Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata.
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