È stato presentato oggi, il secondo Rapporto sul trasporto ferroviario delle merci italiano, promosso dall’associazione Fermerci e realizzato in collaborazione con Isfort. Il Rapporto, offre alcuni spunti di riflessione utili per il futuro dell'intero settore. Mettere a sistema i fabbisogni, anche in considerazione del valore strategico del settore, significa garantire un futuro più efficientesostenibile e integrato. Infatti, il trasporto merci su ferro è un punto chiave della transizione energetica.

Il rapporto esamina il ruolo del trasporto ferroviario e stradale rispetto al tema della decarbonizzazione dei trasporti e promozione della connettività e dell’interoperabilità. Il settore del trasporto merci è nel pieno di una transizione infrastrutturale e per fronteggiare le nuove sfide serve una strategia forte e coerente.

Il Rapporto su trasporto merci su ferrovia offre alcuni spunti di riflessione in un contesto in cui RFI,  capofila del Polo Logistica del Gruppo FS, si pone come facilitatore, aggregatore e integratore modale, dimostrando il proprio impegno nel contribuire fattivamente alla transizione del Paese ed al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

La rete italiana si compone di quasi 17.000 km di linee ferroviarie  gestite da RFI, è tuttavia una rete molto vulnerabile, ed esposta ai danneggiamenti causati da frane ed eventi alluvionali che sempre più frequentemente si abbattono sul nostro territorio.

 

L'intervento di Giampiero Strisciuglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI è stato un momento di riflessione sullo scenario attuale e sui progetti in atto nel settore delle infrastrutture «Il nostro piano di sviluppo dell’infrastruttura è un elemento fondamentale per dare competitività al trasporto merci. Nel 2023 RFI ha raddoppiato il volume di investimenti sull’infrastruttura. Gli interventi sulle infrastrutture migliorano non solo la qualità del servizio, ma anche del trasporto merci e la specializzazione delle infrastrutture concorrerà a migliorare il traffico ferroviario, così come lavorare in sinergia con i detentori dell’ultimo miglio. Per questo, l’impegno di RFI è di conciliare nel rispetto della sicurezza, la presenza dei cantieri con le esigenze di mobilità di persone e di merci»

 «Sotto il profilo energetico e quello ambientale – ha affermato Clemente Carta, Presidente Associazione Fermerci - è stato calcolato che un treno merci equivale a togliere 50 mezzi pesanti dalle strade a lunga percorrenza, permettendo di ottenere circa l’80% di consumi in meno rispetto allo stesso parametro in Italia». «È necessario quindi - ha proseguito il Presidente di Fermerci - aumentare la quota di shift modale gomma/ferro per incentivare il trasporto ferroviario merci e raggiungere gli obiettivi climatici fissati dall’Unione Europea»

 

All’evento hanno partecipato Matteo Salvini, Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Clemente Carta, Presidente Associazione Fermerci, Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale Rete Ferroviaria Italiana; il senatore Antonio De Poli; Davide Bordoni, Amministratore Unico RAM - Logistica, Infrastrutture e Trasporti s.p.a.; Paolo Guglielminetti, Partner – Pwc Rail & Road Global Leader, Francesca Bazzocchi Senior Researcher - RSE s.p.a.