La Direttiva EU “Pesi e Dimensioni” dedicata al trasporto merci su strada, in corso di valutazione da parte del Parlamento Europeo, prevede un aumento significativo del numero di camion giganti (gigaliner) in circolazione in tutta l'UE, con un conseguente aumento delle emissioni di CO2. La proposta, nella sua forma attuale non è in linea con i principali obiettivi dell’UE in termini di rafforzamento dell’autonomia strategica e non riesce a garantire gli obiettivi di sostenibilità del Green Deal e gli standard di sicurezza stradale. Inoltre, mina l’intenzione di promuovere l’elettrificazione del trasporto portando a un trasferimento modale inverso: dalla ferrovia alla strada.
Rail Freight Forward, una coalizione di aziende europee di trasporto ferroviario merci con l’obiettivo di ridurne l’impatto sul pianeta e sulla mobilità collettiva ha condotto un sondaggio in 9 Stati membri relative al tema dei camion giganti.
Lo scorso marzo, in occasione della conferenza “Weights & Dimensions Directive in road transport: disastrous for EU Green Deal and taxpayers”, Sabrina De Filippis, CEO di Mercitalia Logistics, capofila del Polo Logistica del Gruppo FS ha detto «La direttiva UE porterà sulle strade europee oltre 10 milioni di camion in più, per oltre 6,6 milioni di tonnellate ulteriori di CO2 rispetto ai livelli attuali».
I cittadini intervistati sono stati 8.037: il 52% ha rivelato di non conoscere i "mega truck", il 34% ne aveva una conoscenza vaga, e solo il 14% ha riconosciuto il problema. Gli intervistati non erano consapevoli del fatto che i mega camion incidono negativamente su aspetti cruciali: come la sicurezza stradale e le infrastrutture. Una volta esaminate le caratteristiche dei veicoli, la maggioranza ha considerato negativo l'uso dei mega camion, esprimendo preoccupazione per l'impatto sulle infrastrutture stradali, sulla congestione, sulla sicurezza stradale e sul rumore.
I cittadini italiani intervistati, si sono dimostrati fortemente contrari alla presenza dei mega truck sulle strade: più del 90% ritiene preferibile la promozione del trasporto merci su rotaia o il trasporto combinato per ridurre la congestione stradale e garantire standard di sicurezza più elevati. Molti hanno riconosciuto i rischi per la sicurezza che i “mega camion” possono comportare per conducenti, pedoni e ciclisti, e l’impatto negativo degli stessi sui bilanci pubblici.
Importante ricordare quanto l'industria ferroviaria europea rappresenti un punto di riferimento a livello mondiale e sottolineare l’efficenza del trasporto ferroviario rispetto al trasporto stradale sia dal punto di vista energetico che in termini di CO2. Tradotto in numeri: la ferrovia è 9 volte più efficiente in termini di CO2 rispetto al trasporto su strada e 7 volte più efficiente dal punto di vista energetico. Un aspetto cruciale questo, in un momento in cui l'Europa dipende dall'esterno per il 58% del suo fabbisogno energetico. Le ferrovie, infatti, sfruttano l'energia a basse emissioni di carbonio prodotte in UE, garantendo già oggi una mobilità a emissioni zero per passeggeri e merci.
Il segretario generale dell'ERFA, Conor Feighan, ha commentato il sondaggio sottolineando che «C'è una convergenza tra le preoccupazioni espresse da un'ampia maggioranza di cittadini europei riguardo agli autocarri più lunghi e pesanti sulle strade dell'UE e l'opinione del settore del trasporto merci su rotaia contro la revisione della direttiva sui pesi e le dimensioni nella sua forma attuale».
Queste chiare preoccupazioni si riflettono nel voto molto diviso che ha avuto luogo sulla Direttiva Pesi e Dimensioni nella Plenaria del Parlamento Europeo il 12 marzo. La circolazione transfrontaliera dei mega camion che potrebbe essere introdotta è estremamente controversa e non tiene conto degli impatti sociali ed economici più ampi. Il direttore esecutivo del CER, Alberto Mazzola, ha dichiarato che «I risultati di questo sondaggio mostrano che, quando informati sugli effetti dei “mega camion” sulle strade dell’UE. I cittadini sostengono il trasporto combinato, che può contribuire alla riduzione della congestione stradale. Questa stessa preoccupazione è evidente nella posizione divisa del Parlamento europeo al momento del voto sulla proposta. Ci auguriamo che questo sondaggio possa trovare risonanza anche tra gli Stati membri e le autorità nazionali, che sono sul punto di definire una posizione comune su questo tema. Esortiamo gli Stati membri a evitare la creazione di incentivi che possano ostacolare il trasferimento modale verso la ferrovia, consentendo la circolazione transfrontaliera dei mega camion».
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