Un nuovo ponte ferroviario sul Brenta per completare il raddoppio della linea Padova-Castelfranco Veneto-Montebelluna e potenziare il servizio ferroviario passeggeri e merci del bacino Veneto. È quanto previsto dal Protocollo d’intesa firmato oggi da Rete Ferroviaria Italiana e Regione Veneto. Il nuovo collegamento verrà realizzato da RFI e, con i suoi 100 metri di lunghezza, diventerà il ponte ferroviario a campata unica più lungo d’Italia. L’intervento è necessario per adeguare a doppio binario l’attraversamento ferroviario del fiume Brenta che rappresenta ad oggi l’ultimo tratto a binario unico tra Padova e Vigodarzere, rappresentando un “collo di bottiglia” che influisce sulle prestazioni generali della linea. Il ponte esistente, una volta verificata l’assenza di un interesse storico-culturale, verrà demolito.

I lavori, che permetteranno di aumentare la frequenza e la regolarità delle corse sia passeggeri che merci, si concluderanno entro la fine del 2026. Per la realizzazione del raddoppio della linea, la Regione Veneto ha sviluppato negli ultimi due anni il progetto esecutivo e ha stanziato un investimento di 40 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Saranno inoltre effettuati interventi di mitigazione ambientale, con l’installazione di barriere antirumore, e paesaggistiche, con la cura delle aree verdi limitrofe ai binari, oltre all’adeguamento dei percorsi ciclopedonali già esistenti. Il progetto prevede anche interventi di riqualificazione della stazione di Vigodarzere e di alcuni sottopassi.

La firma è stata salutata con soddisfazione dal presidente del Veneto Luca Zaia: “La Regione [...] in sinergia con RFI restituirà al territorio un'opera di cui c'è assoluta necessità per garantire al traffico ferroviario di assolvere sempre di più al proprio compito, che è quello di spostare cose e persone sempre meglio e sempre di più in maniera sostenibile e rispettosa dell'ambiente".