Per il ponte San Michele sul fiume Adda, riaperto al traffico ferroviario lo scorso settembre, è fondamentale mantenere le attuali condizioni di esercizio e monitorare l’opera al fine di consentirne il funzionamento per circa dieci anni. Al termine dei quali non è previsto il transito ferroviario e veicolare. Lo conferma Rete Ferroviaria Italiana che ha presentato alla Regione Lombardia e agli enti locali coinvolti uno studio di fattibilità il cui orizzonte temporale, per tali motivi, è stato limitato al 2030.
Si è ipotizzato che il nuovo ponte stradale attrarrà complessivamente, nell’ora di punta del mattino, 550/600 veicoli all’ora nelle due direzioni, con un aumento stimato del 50% circa rispetto all’attuale configurazione.
Lo studio è stato condotto con l’obiettivo di individuare un tracciato planoaltimetrico del nuovo attraversamento stradale e ferroviario del corso d’acqua lombardo e valutare le prestazioni delle singole intersezioni su cui convergono i flussi di traffico tra i Comuni di Paderno e Calusco d’Adda.
Le analisi sul traffico sono state realizzate grazie alla costruzione di un modello a scala regionale, per un totale di 65mila km di rete, e all’individuazione prima dei percorsi insistenti sul nuovo ponte in tre diversi scenari futuri e poi delle intersezioni stradali più critiche, di cui sono state valutate le prestazioni. Negli scenari esaminati sono state considerate anche varie infrastrutture che saranno realizzate in futuro, come le varianti di Cisano Bergamasco, di Brivio alla SP342 e di Calusco.
Possibili interventi di rinnovo e ottimizzazione, definisce lo studio di RFI, riguardano poi gli impianti semaforici, grazie ai quali, nonostante l’incremento di traffico ipotizzato, sarà possibile migliorare la qualità di servizio in alcune intersezioni stradali, mentre per altri incroci è stata confermata l’attuale qualità anche rispetto agli scenari futuri considerati.
Sul posizionamento del ponte stradale RFI auspica la più ampia concertazione tra gli Enti interessati, a beneficio della durata dei futuri progetti e comunque nella consapevolezza che il processo di condivisione richiede tempo. A tal proposito, non si ferma il confronto fra i tecnici di RFI e Regione Lombardia per gli approfondimenti sullo studio proposto, i cui esiti saranno analizzati il prossimo mese.
Spesi oltre 12 miliardi dei 25 previsti dal PNRR
12 marzo 2025