Il ruolo dello shift modale, della logistica e dei collegamenti ferroviari con porti e aeroporti tra gli argomenti affrontati dalla Presidente di RFI Anna Masutti nel corso di una tavola rotonda dal titolo Sostenibilità, connettività e innovazione nel futuro dei trasporti. L’incontro, organizzato per inaugurare il Master in partenza presso l’Università di Bologna in Diritto marittimo, portuale e della logistica, ha fornito l’occasione per indicare le prossime sfide della società di infrastruttura di Ferrovie dello Stato in previsione della presentazione del prossimo piano industriale del Gruppo FS, dove la logistica rappresenterà una parte integrante.

Lo scenario presentato da Masutti è quello di un trasporto delle merci occupato ancora in minima parte dalla ferrovia (solamente il 6%), con un 80% di questo realizzato ancora su strada, il tutto in un panorama nazionale e internazionale chiamato a imboccare tutt’altra direzione con il Green Deal europeo e l’Agenda ONU. “Tra i compiti dettati dal Contratto di programma di RFI, rinnovato alla luce del Pnrr e dei finanziamenti che la società sta ricevendo - ha ricordato Masutti - abbiamo una parte importante dedicata alla connettività. Attualmente gli aeroporti collegati con la ferrovia sono 13, nel 2030 dovranno arrivare a 23”, ha evidenziato la Presidente, facendo l’esempio di aeroporti come quello Bergamo e Venezia, che saranno toccati dai prossimi interventi in programma. Una strategia, questa, che toccherà anche i porti italiani.

La società RFI, costituita nel 2001 dopo la scissione con l’operatore ferroviario Trenitalia, cura nella manutenzione ordinaria e straordinaria e nel rinnovamento oltre 17mila Km di rete, 8mila tra ponti, viadotti, gallerie, e 2.200 stazioni, alle quali il PNRR dedica un intenso piano di rinnovamento. “Da 26mila dipendenti siamo passati a quasi 28mila, la società si è rafforzata nell’organico proprio per adempiere ai nuovi impegni dettati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tra cui il prolungamento dell’Alta Velocità fino a Reggio Calabria, finanziata anche con ulteriori fondi di compensazione per 6 miliardi, Messina e Palermo. Nel 2021 - ha proseguito - sono stati portati avanti progetti per oltre 20 miliardi”. Il Master presentato nell’incontro di venerdì 4 marzo a Bologna si propone di offrire un percorso formativo verso figure professionali specializzate anche nel settore della logistica, considerato fondamentale per la competitività delle imprese e lo sviluppo economico del territorio, nazionale e locale.