Al centro del piano strategico da 100 miliardi di euro in cinque anni del Gruppo FS ci sono le infrastrutture ferroviarie e stradali. Come ha infatti rimarcato l’AD di FS Stefano Antonio Donnarumma nel corso della presentazione del piano, ben il 62% degli investimenti totali previsti nei prossimi 5 anni sono dedicati alla rete ferroviaria, più di 60 miliardi.  Passa, infatti, dalla manutenzione delle infrastrutture, dal loro sviluppo e dal loro potenziamento la crescita economica e sociale del paese. Un progresso che Ferrovie dello Stato vuole supportare continuando ad attuare le opere del PNRR, ma proiettandosi anche oltre, per dotare il Paese di una spina dorsale infrastrutturale sempre più efficiente e sostenibile. Resilienza della rete e aumento della qualità del servizio, supporto all’infrastrutturazione del Paese e promozione della mobilità sostenibile diventano perciò gli obiettivi principali del piano. 

Lo sviluppo della rete ferroviaria AV e l’upgrade tecnologico 

A oggi sono diciassette mila i chilometri di linee ferroviarie gestite dal Gruppo FS tramite la controllata RFI (Rete Ferroviaria Italiana) e circa novemila i treni in circolazione ogni giorno.

In questo scenario, obiettivo numero uno è l’attivazione di nuove linee ferroviarie AV che permettano di collegare territori finora non serviti, così da aumentare del 30% le persone raggiunte dal sistema Alta Velocità in Italia. Un altro obiettivo riguarda il raggiungimento del 100% della rete Core Extended coperta dal sistema ERTMS da qui al 2040. Il sistema di segnalamento digitale è in grado di favorire l’interoperabilità tra operatori ferroviari provenienti da diverse nazioni, migliorare le prestazioni aumentando l'affidabilità, permettere il passaggio di un numero maggiore di treni sulle line e contribuire così a una maggiore puntualità.

Binari

Le principali opere su cui si concentrerà il piano 

  • Le infrastrutture del Nodo di Genova e del Terzo Valico dei Giovi:  finalizzata a migliorare i collegamenti del sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto d’Europa, l’opera punta a trasferire il traffico merci dalla strada al ferro  entro il 2030 il 30% del traffico merci, oltre i 300 km, dalla strada al ferro, e il 50% entro il 2050, con vantaggi per l'ambiente, la sicurezza e l'economia. Parte fondamentale del Core Corridor TEN-T Reno-Alpi, il Terzo Valico consentirà di superare gli attuali ostacoli allo sviluppo del trasporto ferroviario tra Genova, Milano e Torino.

 

  • La linea Alta Velocità/Alta Capacità Napoli-Bari: Il progetto prevede il potenziamento e la velocizzazione dell’itinerario Napoli - Bari che consentirà di integrare l’infrastruttura ferroviaria del Sud del Paese con il Core Corridor “Scandinavia - Mediterraneo”. L’obiettivo principale è la velocizzazione del collegamento attuale e il miglioramento dell’accessibilità al servizio nelle aree attraversate, sia per servizi nazionali di lunga percorrenza, sia per il servizio regionale e merci. Al termine dei lavori, il collegamento Napoli - Bari sarà percorso in 2 ore, contro le circa 4 attuali, mentre quello fra Roma e Bari in 3 ore, con un risparmio di circa due ore rispetto ad oggi.

 

  • La linea Palermo-Catania-Messina: il progetto prevede per la linea Messina - Catania un collegamento a doppio binario elettrificato tra Fiumefreddo - Giampilieri; per la linea Palermo – Catania sono previsti, invece, tratti di doppio binario e tratti di semplice binario, affiancato a linea storica. In una seconda fase buona parte dei tratti di singolo binario saranno adeguati a doppio binario elettrificato; il progetto prevede anche la sistemazione del Nodo di Catania.

 

  • Sottoattraversamento di Firenze: l’opera consentirà una separazione dei flussi tra i treni regionali e quelli ad alta velocità, aumentando la capacità della rete di superficie a beneficio del traffico locale, ed eliminerà ogni interferenza tra le due differenti tipologie di servizio. Lungo il tracciato in sotterraneo, a meno 25 metri rispetto alla strada, verrà realizzata la nuova stazione AV Firenze Belfiore.

Scavo cantiere Napoli Bari

Infrastruttura stradale

Il Gruppo FS gestisce attraverso la società Anas 32mila chilometri di strade, con più di otto milioni di veicoli quotidianamente in circolazione. In dieci anni sono previsti oltre 40 miliardi di euro di investimenti, di cui 25 destinati alle nuove opere stradali sul perimetro nazionale e 15 finalizzati al miglioramento della qualità del servizio. 

Gli investimenti e il PNRR

Per potenziare la qualità del servizio della rete saranno investiti più di 50 miliardi di euro nei prossimi dieci anni.  Una quota che, da qui al 2034, concorrerà all’attivazione di nuovi standard tecnologici e all’evoluzione dei modelli di manutenzione. Nel piano focus anche sul potenziamento dell’accessibilità delle stazioni e dei servizi dedicati.

 

Nello stesso arco temporale verrà messa in atto una vera e propria trasformazione della rete, grazie a un investimento di 60 miliardi di euro.

 

L’impegno del Gruppo per l’ammodernamento infrastrutturale del Paese si riflette anche nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) che ha assegnato a Ferrovie dello Stato circa 25 miliardi di euro che serviranno, entro il 2026, a realizzare nuovi collegamenti, a potenziare l’infrastruttura esistente, a rinnovare stazioni e ad ammodernare il sistema ferroviario con l’adozione delle più evolute tecnologie come il sistema ERTMS. L’AD di FS Stefano Antonio Donnarumma, in un’intervista all’Agenzia di stampa Ansa, ha sottolineato come ci si stia avvicinando ai 12 miliardi già consuntivati.