Per migliorare la resilienza dell’infrastruttura ferroviaria e prevenire i rischi Rfi ha firmato un protocollo di intesa con l’Autorità di bacino dell’Appennino centrale. Il protocollo consente uno scambio di dati costante sullo stato di salute del territorio e sulle eventuali pericolosità derivanti dal dissesto idrogeologico che può crearsi in occasione di eventi climatici repentini. La collaborazione tra l’Autorità di Bacino e Rfi consentirà un quadro di informazioni fondamentali che serviranno per programmare gli interventi e gestire preventivamente i fenomeni derivanti dache possono interessare la circolazione ferroviaria.

Il protocollo, firmato tra l’amministratore delegato RFI, Gianpiero Strisciuglio e dal Segretario generale dell’Autorità di bacino Appenino centrale, Marco Casini, interesserà tutta l’Italia centrale quindi la rete ferroviaria che attraversa regioni Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Molise, Toscana e Umbria.

 

L’Autorità di Bacino dell’Appennino centrale comprende infatti una superficie complessiva di oltre 42.000 km2, 49 bacini idrografici limitrofi, incluse le rispettive acque sotterranee e costiere, ubicati all’interno delle interessando nel complesso 22 Province e 901 Comuni per una popolazione residente di oltre 9 milioni di abitanti;