Il paradosso, nella convinzione comune, è raccontare un fatto in grado di contraddire l'opinione comune. Il fallimento è alla base del successo, è un paradosso. Dire che una città è in movimento, potrebbe esserlo ugualmente. Potrebbe, ma non lo è. Non lo è soprattutto se si considera la città come hub intermodale in grado di trasformarsi urbanisticamente e continuamente. Roma è l’emblema di come non ci sia nulla di paradossale nell’affermare che la città cambi, si trasformi, si muova e non stia mai ferma. Le sfide, infatti, che coinvolgeranno la Capitale d’Italia nel prossimo futuro sono ricche e importanti.

 

Giubileo 2025 e (forse) Expo 2030, solo per citare le due più grandi. A dare il contributo a tutto questo anche FS Sistemi urbani, società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane, che ha partecipato a RomaDomani, un convengo organizzato da MC International, Office Observer e PPAN. Un appuntamento esclusivo di informazione e comunicazione, con gli attori del cambiamento. Un modo alternativo di fare networking, ascoltando le voci degli esperti sul campo e dei protagonisti della trasformazione urbana della Capitale. Il presente e il futuro di Roma, quindi, messo sotto la lente dei suoi place-makers.

 

«I progetti del Polo Urbano – ha raccontato Umberto Lebruto, ad di FS Sistemi urbani - in cantiere sul territorio romano sono tanti: da Piazza dei Cinquecento, alla variante urbanistica delle aree di Tiburtina e Trastevere, alla rigenerazione delle aree di Tuscolana. Per i progetti di “cura del ferro” relativi alla chiusura dell’anello ferroviario, si è aperto lo scorso 6 marzo il dibattito pubblico sulla chiusura dell’anello ferroviario di Roma, opera che permetterà di rivoluzionare la mobilità di cittadini e merci all’interno della Capitale. Il dibattito pubblico è un momento di grande coinvolgimento della collettività perché cittadini e stakeholder sono chiamati a dare il loro contributo per arrivare a soluzioni condivise nella realizzazione di un’opera che avrà un forte impatto sulla vita della cittadinanza». Una vera e propria rigenerazione urbana con protagonista Roma e il suo territorio, per renderla più vivibile, più fruibile e migliore. 

Il Gruppo FS Italiane (con le sue società FS Sistemi Urbani, GS Rail e Rete Ferroviaria Italiana), attraverso il concorso internazionale “Riqualificazione urbana e funzionale di piazza dei Cinquecento e del nodo di Roma Termini”, lanciato a dicembre 2020, ha avviato anche una sinergia con l’Amministrazione Capitolina, finalizzata a trasformare la principale stazione dell’Urbe in un efficiente Hub della mobilità integrata in coerenza con gli indirizzi del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile). Nel marzo 2022, inoltre, è stato aggiudicato il progetto di fattibilità vincitore, tra 49 proposte, al team TVK SARL, IT’S, NET Engineering, ARTELIA Italia, Michela Rustici, Latitude Platform for Urban Research and Design. Il concept pone al centro la mobilità pedonale e ciclabile, attraverso il ridisegno del terminal bus a misura di pedone e all’integrazione dei nuovi terminal tramviari oltre che un nuovo sistema di piste ciclabili. L’intera riorganizzazione dello spazio pubblico e del sistema di sosta comprende, oltre alla piazza, la viabilità circostante, con un significativo miglioramento delle condizioni di sicurezza. Fondamentale sarà anche contributo di Anas (società sempre del Gruppo FS) per realizzare gli interventi funzionali più urgenti entro dicembre 2024, come previsto dal DPCM Giubileo 2025.

 

Roma Termini, ma non solo. C’è un’altra grande stazione ferroviaria che sta già cambiando pelle. «L’Hub intermodale di Roma Tiburtina rappresenta – ha dichiarato Umberto Lebruto - una grande opportunità di investimento. L'intera area urbana intorno alla stazione Alta Velocità è stata oggetto di una profonda trasformazione dopo l'Accordo di Programma del 2000 tra il Gruppo FS Italiane e Roma Capitale. Sono state realizzate nuove opere infrastrutturali, nuovi parcheggi e spazi pubblici , sviluppi immobiliari nei primi lotti venduti da FS Sistemi Urbani, un albergo e  i nuovi laboratori dell'Università La Sapienza e un albergo. La trasformazione continuerà sul lato Pietralata-Tiburtino e diventerà un nuovo quartiere moderno con un mix funzionale flessibile e vario, con edifici distribuiti lungo l'asse ferroviario, un parco pubblico e un ponte pedonale di collegamento con il quartiere».

 

La bellezza di una città lo si deve anche alla sua capacità di riadattarsi e reinventarsi. Roma è unica. Non sarebbe opportuno fare una lista delle sue bellezze, perché si correrebbe il rischio di fare un torto a qualcuna non potendole citare tutte. Roma è, però, anche una città che necessita di un cambio di passo per arrivare alle sfide importanti. Un passo che, anche grazie al Gruppo FS, si sta compiendo a ritmo sostenuto e in modo adeguato. E anche in questo caso, con assoluta certezza, non c’è proprio nulla di paradossale.