Diverse abilità, scambio generazionale, pari opportunità di genere: nuovi paradigmi sociali stanno modificando profondamente il mondo del lavoro che sta cambiando dal suo interno e sono ormai numerose le aziende, come il Gruppo FS, consapevoli del valore economico della gestione della diversità. È questo il filo conduttore di Diversità, inclusione, equità: una nuova visione per il lavoro, l’evento organizzato dall’ANSA trasmesso oggi, 23 giugno, in diretta streaming.

A confrontarsi, intervistati dal direttore dell’Agenzia Luigi Contu, Andrea Orlando, ministro del Lavoro, Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Antonella Onofri, direttrice centrale Inail, Linda Laura Sabbadini, direttrice centrale Istat, Mariangela Marseglia, VP country manager Amazon, Emiliano Diotallevi, country HR manager Abb Italia, Maria Emanuela Salati, responsabile Selezione, Formazione e Welfare D&I Atm, Simone Innocenti, direttore HR, Organization & Change management Gruppo Axa Italia, Peter Durante, direttore Human Resources & Organization Italgas, Luca Pereno, coordinatore Sviluppo Sostenibile Leroy Merlin, e Annamaria Morrone, responsabile Organization & People Development Ferrovie dello Stato Italiane.

Capo Treno

«È da circa 15 anni che il Gruppo FS lavora sui temi della diversità di genere, dell’inclusione e delle professioni STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), partendo da programmi di reverse mentoring o mentoring al femminile, come lo chiamiamo noi, e con la campagna di innovazione sociale WIM - Women in motion: un percorso, in collaborazione con le scuole, che ci ha permesso di incontrare quasi 18mila giovani in 60 città e 18 regioni - con esperienze pilota nelle scuole materne, per poi passare alle elementari, medie e superiori - per sensibilizzare tutti, studenti e studentesse in particolare, alle nostre attività», spiega Annamaria Morrone.

«Oggi tante donne si affacciano alla professione del Capo Treno ma ce ne sono ancora poche che si avvicinano a quella del macchinista o del manutentore. Lo scopo del progetto WIM, ampliando anche il perimetro degli istituti con cui collaboriamo, è quello di dimostrare che gli impieghi nel Gruppo FS sono assolutamente accessibili sia al mondo dei ragazzi quanto a quello delle ragazze. Fin da piccole, dobbiamo far appassionare le giovani a tutti quei mestieri che vedono ancora come tipicamente maschili. Nel 2022 abbiamo inoltre allargato Women in motion alle università e proporremo nelle scuole un role modeling anche maschile sulla parità di genere», continua la Morrone e conclude «Le percentuali sulle presenze femminili in azienda sono incoraggianti: siamo cresciuti del 3,1% dal 2015, così come sono aumentate le posizioni rosa di middle manager e dirigenza ma su 82mila dipendenti solo il 19% è rappresentato da donne. Se vogliamo progredire nei ruoli più alti dell’organizzazione dobbiamo necessariamente potenziare la base.»