Controllare un messaggio su Whatsapp vuol dire percorrere per quattro secondi ben due campi da basket, senza guardare la strada. Cercare un numero in rubrica distrae per otto secondi, come guidare al buio per 111 metri, un intero campo di calcio. Quando usiamo il nostro smartphone alla guida ci esponiamo a enormi rischi e mettiamo in pericolo la nostra stessa vita. E per questo che Anas, società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS e l’Arma dei Carabinieri, collaborano per garantire la sicurezza stradale ed intervenire in caso di incidenti su tutta la rete delle strade stradali italiane. 

Proprio per sensibilizzare i cittadini all’importanza delle buone pratiche alla guida, Anas ha da diversi anni lanciato la campagna “Guida e basta” i cui obiettivi e risultati sono stati presentati oggi in un incontro organizzato a Roma, presso la sede dell’ONAOMAC, l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri.

 

Ad assistere al convegno una folta rappresentanza dei ragazzi orfani assistiti dall’Opera, dei giovani della Scuola Allievi Carabinieri di Roma e dei membri della componente Protezione Civile dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Sono intervenuti il Generale dell’Arma dei Carabinieri, Ugo Zottin, Presidente dell’Opera, e i rappresentanti di Anas.

“Raccontare la sicurezza stradale a ragazzi che hanno sofferto per la perdita di un genitore, che con il suo prezioso lavoro ha sacrificato la vita per il Paese – ha dichiarato l’AD di Anas Aldo Isi – ci rende ancora più orgogliosi del nostro impegno nel richiamare l’attenzione su un messaggio semplice: la vita non può essere sprecata per guardare il cellulare mentre si guida”. 

Nel campo della sicurezza stradale l’obiettivo di Anas è quello di ridurre gli incidenti del 50% entro il 2030, attraverso un piano d’azione strategico, sviluppato insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e articolato su più fronti: dall’investimento sempre maggiore sulla manutenzione programmata, al potenziamento degli standard di sicurezza utilizzando le best practice che la tecnologia di ultima generazione mette a disposizione, come il progetto Smart Road, tassello chiave della mobilità del futuro, abilitante per lo sviluppo della Smart Mobility e propedeutico ai futuri scenari di guida autonoma dei veicoli.