L’impegno a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 stabilito dall’Unione Europea ha imposto una grande accelerazione a tutti gli attori, istituzioni e privati, per rivedere un modello di sviluppo e competitività. Un ruolo strategico svolge la corporate sustainability reporting directive (o CRSD), che introduce obblighi di trasparenza più stringenti per le aziende su come il loro business impatta sull’ambiente, sul rispetto dei diritti umani e sugli standard sociali. Si tratta di una direzione per alcuni versi rivoluzionaria, che porterà a rivedere tutte le attività aziendali, dall’accounting alla finanza. La dichiarazione sulla sostenibilità sarà infatti equiparata a quella finanziaria, così da offrire agli investitori dati comparabili, trasparenti e attendibili. Le imprese non verranno più valutate solo su performance economico-finanziarie ma anche sui loro profili di sostenibilità.

 

Di queste tematiche si è parlato agli Stati generali della Green economy a Rimini, la cui sessione di apertura ha visto la partecipazione in videocollegamento anche del commissario europeo Paolo Gentiloni e dei ministri Matteo Salvini e Gilberto Pichetto Fratin. Rappresentanti italiani e olandesi, invece, si sono confrontati durante la sessione tematica “Walk the talk: Dutch and Italian Corporate Sustainability strategies and the new european CSRD”, organizzata in collaborazione con proprio l’ambasciata dei Paesi Bassi in Italia. Alla tavola rotonda, introdotta dalla viceambasciatrice Pauline Diepenbroek e dalla direttrice operativa di Art-ER, la società consortile dell’Emilia Romagna per la crescita sostenibile della regione, Marina Silverii, è intervenuto il responsabile sostenibilità del Ferrovie dello Stato, Lorenzo Radice. Il manager FS si è confrontato con Antonello Magliozzi, suo omologo nell’azienda Arcadis Italia che si occupa di consulenza e progettazione nell’ingegneria civile e ambientale. Il dibattito è proseguito con gli interventi di Leo Gasparri (Heineken), David Brussa (Illy), Silvia Colombo (Ing Italia), Sofia D’Alessandro (Intesa Sanpaolo).

Nel suo intervento Radice ha evidenziato i punti chiavi del piano strategico decennale 2024-2033 di sostenibilità del Gruppo FS, focalizzato su cinque punti chiave: sicurezza, attività di mitigazione su cambiamento climatico, economia circolare, responsabilità nella catena di approvvigionamento e, infine, inclusione e valorizzazione dei dipendenti.

 

"Il nostro contributo all’ambiente e, in particolare, il contrasto al cambiamento climatico in atto, lo decliniamo puntando a raggiungere il target “Zero emissioni nette” entro il 2040". Radice ha proseguito parlando degli impegni sul fronte dell’economia circolare: «Siamo focalizzati sulla riduzione, il riuso e il riciclo dei rifiuti, nonché sul riutilizzo dei materiali e delle risorse idriche. Puntiamo a inviare a recupero il 100% dei rifiuti prodotti entro il 2026». Per quanto riguarda l’inclusione, invece, «il Gruppo FS lavorerà per incrementare notevolmente il numero di presenze femminili in ruoli manageriali, con l’intento di superare il 37% entro il 2032».

 

Infine, il Responsabile di Sostenibilità di FS ha annunciato la futura pubblicazione di linee guida per una corretta comunicazione ambientale, a beneficio dei consumatori e di tutti gli stakeholder: «Recentemente il Parlamento Europeo ha approvato una proposta di Direttiva sui green claim, per tutelare i consumatori da dichiarazioni ambientali ingannevoli e dalla pratica del greenwashing. Il Gruppo FS sta preparando un documento interno affinché la comunicazione relativa alle performance aziendali di sostenibilità risulti trasparente, accurata, coerente e verificabile».