Un nuovo modello di gestione delle proprie persone per il Gruppo FS, in cui la parola d’ordine è coinvolgere. A illustrarlo è stato l’amministratore delegato Luigi Ferraris in occasione dell’incontro Impresa sostenibile e democrazia nei luoghi di lavoro, tenutosi oggi, 18 maggio, presso la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore che lo ha organizzato insieme a FIT-CISL.
Nel corso della terza sessione della giornata, moderata dal Professore Ordinario di Diritto del lavoro Marco Marazza e intitolata Esperienze partecipative e primi bilanci: il settore dei trasporti, sono intervenuti Pasqualino Monti, Ad di ENAV, Salvatore Pellecchia, Segretario Generale FIT CISL, Roberto Tomasi, Ad Autostrade per l’Italia, e Florian Wrobel, Leiter Beratung Interessenvertreter/innen EVA Bildung & Beratung Gmbh, oltre al vertice di Ferrovie dello Stato che ha avuto modo di soffermarsi sull’importanza della sostenibilità sociale all’interno del Gruppo.
Linee guida e obiettivi in termini di benessere, formazione, sviluppo, welfare e caring sono ben definiti per FS Italiane, un’azienda i cui oltre 85mila dipendenti sono chiamati a trasformare in risultati concreti i progetti inseriti in un Piano industriale decennale, a cui si aggiungono le sfide legate agli investimenti e alle opere del PNRR affidate alle società del Gruppo.
«Coinvolgere – ha spiegato Ferraris – vuol dire valorizzare, attraverso programmi di formazione continua, ma anche con iniziative come Innovate che consente a team multidisciplinari di intraprendere un percorso per sviluppare e lanciare nuove idee di business e testare nuove tecnologie. Vuol dire ascoltare, per cui abbiamo lanciato uno strumento digitale chiamato Dillo a Welly, che consente a tutti i colleghi di avanzare con facilità proposte e suggerimenti, e lanceremo un’Engagement Survey rivolta alle persone del Gruppo FS per conoscere le percezioni delle persone rispetto al loro lavoro. In pochi mesi ne sono arrivate oltre 150, 70 delle quali hanno consentito di avviare nuovi processi. Vuol dire includere, per cui a ottobre 2022 abbiamo pubblicato la prima policy di Diversity, Equality & Inclusion e il Diversity Brand Index ha decretato il Gruppo tra le 20 aziende italiane più inclusive».
L’AD di FS Italiane ha evidenziato l’importanza di mettere le persone al centro della filosofia e dell’operato aziendale, in particolare rispetto all’inclusione di genere. La presenza femminile nel Gruppo è in crescita negli ultimi quattro anni: nel 2022 il 20% delle donne ha ricoperto posizioni manageriali e oltre il 30% ha fatto parte del middle management.
Rispetto all’altro grande tema dell’incontro promosso da Università Cattolica e FIT-CISL, quello della democrazia nei luoghi di lavoro, Ferraris ha sottolineato l’imprescindibilità di un sistema di relazioni industriali forte e vivo, articolato secondo la tradizionale tripartizione contrattazione/informazione/consultazione, che richiede regole chiare e condivise per un confronto tra le parti sociali nel rispetto reciproco dei ruoli, distinti ma non distanti. Un sistema che per FS Italiane è culminato nel 2016 con la previsione della sede di partecipazione di Gruppo, ossia un momento di coinvolgimento dei lavoratori, attraverso le loro rappresentanze sindacali, su tematiche di carattere strategico per l’azienda, basato su incontri periodici anche a richiesta dei sindacati. «Il nostro sistema di relazioni industriali – ha concluso Ferraris – si fonda sul consenso e su un nuovo rapporto tra impresa e lavoratori e tra impresa e sindacati che può aprirsi anche a scenari più ambiziosi come la partecipazione ai risultati. Si tratta, tuttavia, di una prospettiva da costruire con un percorso attento e con un pieno senso di responsabilità delle parti coinvolte».
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