Arrivare a “Zero emissioni nette” entro il 2040 e autoprodurre 2,6 TWh di energia rinnovabile all’anno per coprire il 40% dei suoi consumi energetici. Sono gli obiettivi del Gruppo FS che ha avviato un percorso di decarbonizzazione che è stato al centro a Rimini di Key Energy 2024, la fiera di riferimento in Italia per la green economy e la transizione energetica.

 

Presente con un proprio stand durante tutta la manifestazione, il Gruppo guidato da Luigi Ferraris ha potuto spiegare in un panel dedicato il suo percorso verso la decarbonizzazione, fatto di riduzione dei consumi, nuovi modelli tecnologici e di autoproduzione di energia pulita per diventare Net Zero entro il 2040, dieci anni prima di quanto prescritto dall’Unione Europea. Ad illustrare mission e contenuti del piano sono stati a Rimini Lorenzo Radice (responsabile Sostenibilità del Gruppo FS) che ha introdotto gli interventi di Paolo Castiello, (Ambiente, Energia, Economia Circolare e Climate Change Gruppo FS), Daniele Novelli​ (Business Unit Energy  Ferservizi) e Guido Guidi Buffarini (Direzione Progettazione Italferr​).

 

Per quel che riguarda il percorso di decarbonizzazione, il traguardo finale prevede degli step intermedi: prendendo il 2019 come base di riferimento, la riduzione entro il 2030 delle emissioni dirette e indirette del Gruppo del 50% (Scope 1 e Scope 2) e l’abbattimento del 30% delle emissioni della catena del valore (le cosiddette Scope 3), che comprendono le emissioni generate da fornitori, clienti, collaboratori e altre fonti esterne.

 

Obiettivi questi certificati recentemente da Science Based Target initiative (SBTi)​, l’iniziativa di Carbon Disclosure Project, Global Compact Onu, World Resources Institute e World Wide Fund for Nature che spinge il settore privato ad abbattere le emissioni per contenere il riscaldamento globale entro 1,5 °C. Il Gruppo FS, infatti, ha sottoposto a SBTi  il proprio inventario di emissioni di gas serra, la metodologia, gli obiettivi e il percorso di decarbonizzazione intrapreso. Un  percorso che ha visto già dei risultati concreti raggiunti, dato che al 2022 si è registrato una riduzione di più del 20% delle emissioni di CO2 rispetto al 2019 per quel che riguarda gli scope 1 e 2 e del 10% per lo scope 3. 

Il panel di FS a Key Energy

In questo contesto, come spiegato nel panel a Key Energy 2024, gioca un ruolo centrale il piano di autoproduzione di energia da fotovoltaico. Il fine è produrre a regime 2,6 TWh all’anno, con un investimento di 1,6 miliardi di euro, aumentando così del 10% la produzione complessiva attuale degli impianti di energia solare installati in Italia.

 

Anche in questo caso, i risultati conseguiti sono al momento incoraggianti, visto che fra le attivazioni del 2023 e quelle del primo semestre 2024, il Gruppo FS ha superato i 5,6 MW di fotovoltaico autoprodotto attraverso la messa in esercizio di nuovi impianti solari in aree del Gruppo non più funzionali, oppure con l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti e sui capannoni industriali da nord a sud del Paese.

 

È stato affrontato, infatti, il tema dell’individuazione dei siti idonei per l’installazione dei pannelli, che vede un significativo lavoro di bonifica di aree degradate e di spinta alla rigenerazione urbana. Come nel caso del sito di Padova, dove il Gruppo ha proposto la riqualificazione della zona dei capannoni (37.000 mq) attraverso la realizzazione di spazi verdi, uno studentato e un’area sportiva attrezzata.

 

Sempre durante il panel di Rimini, inoltre, il Gruppo FS si è soffermato sull’ulteriore elettrificazione della rete e sul programma di efficientamento energetico dell’infrastruttura. Ferrovie dello Stato, poi, punta ad una riduzione dei consumi energetici anche per quel che riguarda la trazione dei treni. I nuovi convogli PopRock, infatti, permettono di ridurre del 30% i consumi rispetto ai treni della generazione precedente.

 

I treni Blues, invece, con la loro tecnologia ibrida a tripla alimentazione diesel, elettrica e a batteria, riducono del 50% il consumo di carburante, oltre a prevedere anche una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel. Proprio la tecnologia a batteria, insieme a all’elettrificazione light della rete, costituisce una soluzione tecnologica ottimale laddove non è possibile l’elettrificazione dell’intera linea.

Trasporto passeggeri, ma anche merci. Il piano di efficientamento energetico del Gruppo ha coinvolto, infatti, anche il Polo Logistica di FS che nel 2022 ha conseguito un risparmio all’ambiente di 1,8 milioni di tonnellate di CO2 grazie al modello di logistica integrata sostenibile. Inoltre, la società capofila Mercitalia ha lanciato un piano di rinnovo della flotta che ha previsto l'acquisto di nuovi locomotori elettrici e ibridi, nuovi carri e navi ibride per un risparmio del 25% sui consumi di energia da trazione. Avviato anche un piano di  sperimentazione di new fuels (biocombustibili e combustibili alternativi), oltre a un programma di illuminazione più efficiente con la sostituzione delle lampade torri faro che illuminano i terminal con sistemi a led più ecosostenibili.