In cover, photo © misu/AdobeStock
Valorizzare il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, il riciclo, la sostenibilità ambientale e la mobilità green. È il progetto Piedelibero per La Comune, grazie al quale 230 biciclette destinate alla demolizione tornano alla vita dopo essere state aggiustate e restaurate dai detenuti dell’istituto penitenziario di Sollicciano, a Firenze.
Un’iniziativa di noleggio bici a lungo termine, frutto della collaborazione tra La Comune neonata cooperativa di comunità urbana fiorentina, e Ulisse, cooperativa sociale che da anni è impegnata nel reinserimento dei carcerati attraverso il lavoro, con il contributo della Fondazione Noi-Legacoop Toscana.
L’officina della cooperativa Ulisse di Firenze © Gabriele Cury
Provenienti dal deposito comunale di Firenze, le due ruote vengono rimesse su strada in un locale allestito a officina all’interno dell’istituto penitenziario, grazie all’impegno retribuito dei detenuti, che vengono coordinati e supportati da tutor e meccanici, operatori sociali di Ulisse.
«Il programma ci ha entusiasmato fin dall'inizio», commenta Gabriele Cury, referente del progetto, «perché riassume esattamente i valori della nostra cooperativa, come l'inclusione sociale e il lavoro in carcere, per creare progetti capaci di aiutare la comunità, soprattutto in questa transizione ecologica che ci riguarda tutti».
Photo © Gabriele Cury
Il consorzio, che si occupa da anni di progetti a sostegno dei detenuti, ha creato il marchio Piedelibero con cui rendere riconoscibili le bici dopo il restauro e uno studio di re-design che comprende colori e accessori nuovi. I mezzi rinnovati, poi, vengono messi in vendita online sul sito della cooperativa e possono essere prenotati e ritirati in un'officina esterna.
«L’iniziativa è solo un piccolo contributo in termini numerici ai percorsi di recupero sociale dei detenuti e va letto come esempio di un indirizzo che andrebbe decisamente potenziato», sottolinea Romeo Gatti, presidente di Ulisse. «Non ricordo ricadute in termini di recidiva tra le persone uscite dal carcere tramite la cooperativa. Anzi, ormai sono tutte reinserite nel contesto sociale e professionale in maniera stabile. Investire sul lavoro come percorso riabilitante è fondamentale per la comunità se si pensa ai benefici che ne derivano in termini di sicurezza. Crediamo fortemente nel concetto di pena come strumento rieducativo e non come mera punizione, quindi ogni piccolo successo è motivo di grande orgoglio», prosegue.
Photo © Gabriele Cury
L’attività in officina è così diventata un percorso verso l’uscita dal carcere, un modo per trasferire ai detenuti competenze e regole utili per il loro ricollocamento all’esterno. A oggi, circa 30 ex ospiti dell’istituto penitenziario, impegnati nel laboratorio di riparazioni di Sollicciano, sono rientrati nel mondo del lavoro. E, grazie alla sinergia con La Comune, le bici sono ora pronte per percorrere le vie di Firenze in modalità noleggio. L’idea è offrire un servizio a costo agevolato per chi vuole un mezzo funzionante e proveniente da una filiera sicura, senza dover sostenere grandi costi di manutenzione o correre il rischio del furto. Chi diventa socio – che sia un cittadino, un’azienda o un’associazione – può noleggiare una due ruote a canone agevolato, scegliendo tra i vari modelli disponibili.
Ascolta l'intervista a Roberto Negrini a cura di Federica Gheno
«Diversamente dai servizi di sharing più diffusi, il nostro è un noleggio a lungo termine, per sei mesi o un anno», spiega Roberto Negrini, presidente de La Comune. «Vogliamo contribuire a liberare le città dal traffico e dall’inquinamento e a non sovraccaricare il trasporto pubblico locale, anche alla luce dell’esperienza pandemica. Con l’intento di coinvolgere tutti coloro che credono in una mobilità green, soprattutto i giovani che si spostano nelle ore di punta, per andare a scuola o a lavoro».
È stata attivata anche una rete di officine convenzionate per riparazioni e tagliandi e in città si potrà parcheggiare gratuitamente in spazi messi a disposizione dal comitato territoriale Uisp Firenze. Sulle biciclette è presente anche un QR Code con cui si possono ottenere tutte le informazio relative al progetto, che coinvolge altre realtà locali.
Gli adesivi del logo, per esempio, sono stati prodotti dalla Ginger Zone, stamperia sociale che ha come finalità l'inserimento nella collettività di giovani stranieri non accompagnati e persone in stato di fragilità. La solidarietà, insomma, viaggia pedalando.
Articolo tratto da La Freccia
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